In Gazzetta Ufficiale il decreto sul trattamento dei dati personali in ambito penale

Il decreto legislativo 18 maggio 2018, numero 51, adottato in attuazione della direttiva UE 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alla «protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati», è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 119 del 24 maggio.

Il d.lgs. numero 51/2018, pubblicato in sulla Gazzetta Ufficiale numero 119 del 24 maggio, attua la direttiva UE 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trattamento dei dati personali delle persone fisiche contenuti in un archivio o a questo destinati da parte dell’autorità competente per le attività di prevenzione, indagine e accertamento di reati, nonché per l’esecuzione di sanzioni penali. Principi. Nel dettaglio, il decreto prevede che i dati personali debbano essere «a trattati in modo lecito e corretto b raccolti per finalità determinate, espresse e legittime e trattati in modo compatibile con tali finalità c adeguati, pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono trattati d esatti e, se necessario, aggiornati devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati e conservati con modalità che consentano l'identificazione degli interessati per il tempo necessario al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati, sottoposti a esame periodico per verificarne la persistente necessità di conservazione, cancellati o anonimizzati una volta decorso tale termine f trattati in modo da garantire un'adeguata sicurezza e protezione da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali». Il titolare del trattamento deve fornire all’interessato tutta una serie di informazioni, in modo gratuito, tempestivo e completo, tra cui i dati di contatto del responsabile per la protezione dei dati, le finalità del trattamento, la sussistenza del diritto di chiedere al titolare l’accesso ai dati, la rettifica, la cancellazione o la limitazione al trattamento. Le nuove disposizioni, approvate dal Consiglio dei Ministri numero 84 lo scorso 16 maggio, entreranno in vigore l’8 giugno.

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