I Comuni anticipano le spese, ma avranno un rimborso

Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, con la circolare F.L. numero 1 del 15 gennaio 2013, indirizzata ai prefetti della Repubblica, ai commissari del Governo nelle Province di Trento e Bolzano e al Presidente della Regione autonoma della Valle D’Aosta, ha chiarito alcuni punti chiave in materia di spese per le elezioni politiche.

Il Dipartimento, con la circolare numero 1, premette che gli oneri derivanti dai numerosi adempimenti cui sono tenuti i Comuni e le Prefetture - Uffici Territoriali del Governo in occasione delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, sono posti direttamente o indirettamente a carico di diverse amministrazioni, secondo le loro specifiche competenze. E, a tale scopo, con lo stesso provvedimento impartisce diverse istruzioni al fine di agevolare l’espletamento dei delicati servizi relativi alle predette consultazioni e di garantire, peraltro, il regolare, tempestivo pagamento delle spese. Non ancora stanziato il finanziamento delle consultazioni. Per il finanziamento delle consultazioni è in corso l’apposita richiesta di stanziamento di fondi al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Nel momento in cui il Dipartimento sarà messo al corrente dell’ammontare del finanziamento disposto dal competente Ministero dell’Economia e delle Finanze, comunicherà le assegnazioni di fondi per le spese organizzative. Intanto i Comuni anticiperanno le spese I Comuni sono tenuti ad anticipare le spese per il trattamento economico dei componenti di seggio e le altre relative agli adempimenti di propria spettanza, salvo quelle facenti carico direttamente alle amministrazioni statali interessate per il funzionamento dei propri uffici. poi verranno rimborsati. Le spese che dovranno essere rimborsate ai Comuni sono quelle per le competenze corrisposte ai componenti dei seggi elettorali, per la retribuzione di prestazioni di lavoro straordinario, per l’assunzione di personale a tempo determinato. Sono altresì rimborsabili le spese per l’allestimento dei seggi, nonché le spese per l’acquisto di materiale di consumo vario, ritenuto assolutamente indispensabile. Non sono rimborsabili, invece, le spese per l’affitto di locali di proprietà comunale e per eventuale acquisto di bandiere e transenne. In più, l’elenco prevede anche le spese per collegamenti telefonici, per la propaganda elettorale e le spese postali. Rendiconti dei Comuni da inviare entro 6 mesi. La circolare prevede che i Comuni, appena ultimati i pagamenti, dovranno redigere il rendiconto ed inviarlo entro il termine perentorio di 6 mesi dalla data delle consultazioni, «pena la decadenza dal diritto al rimborso, espressamente sancito dal decreto legge numero 8 del 1993, convertito con modificazioni, dalla legge 19 marzo 1993, numero 68». Insomma, i Comuni dovranno presentare i rendiconti entro il 24 agosto 2013. Ovviamente, specifica ancora il Dipartimento, «le Prefetture non dovranno effettuare i rimborsi dei saldi relativi ai rendiconti per i quali sia stato violato il termine perentorio di presentazione». La circolare elenca, inoltre, quali documenti giustificativi dovranno corredare i rendiconti.

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