Nel mirino società di persone e di capitali con movimenti in accredito sul conto corrente che non hanno presentato le dichiarazioni fiscali per l’anno 2016.
Parte la sperimentazione di una nuova procedura di analisi del rischio di evasione per le società di persone e le società di capitali basata sull’utilizzo integrato delle informazioni comunicate dagli operatori finanziari all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria. La nuova tecnica messa a punto dall’Amministrazione finanziaria ha individuato le società per le quali, pur risultando sui conti correnti movimenti in accredito, secondo le informazioni comunicate all’Archivio dei rapporti finanziari, è stata omessa la presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette ed ai fini IVA per l’anno 2016 o, nel caso di avvenuta presentazione, non sono stati indicati i dati contabili significativi. Ora, per testare l’efficacia del modello di analisi, le posizioni selezionate verranno trasmesse alle Direzioni provinciali competenti per le valutazioni relative all’avvio di ordinarie attività di controllo. In particolare, per ciascuna posizione è comunicata l’informazione sulla numerosità dei conti correnti e sul totale aggregato dei saldi e dei movimenti dei rapporti finanziari, nonché gli ulteriori elementi significativi presenti in Anagrafe tributaria. Così prevede il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate approvato lo scorso 31 agosto ancora a firma di Ernesto Maria Ruffini , che dà attuazione al comma 4 dell’articolo 11 d.l. numero 201/2011 il quale dispone che le informazioni comunicate all’Archivio dei rapporti finanziari siano utilizzate dall’Agenzia delle entrate per le analisi del rischio di evasione. Fonte fiscopiu.it
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