Da Palazzo Chigi i provvedimenti in materia di ordinamento penale e riforma del Terzo settore

Nella seduta del 2 agosto, il Consiglio dei Ministri numero 13 ha approvato tre decreti legislativi che introducono disposizioni volte sia a modificare l’ordinamento penitenziario, la disciplina del casellario giudiziale sia ad armonizzare la disciplina delle spese di giustizia funzionali alle operazioni di intercettazione. Inoltre ha approvato un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al d.lgs. numero 117/2017, riguardante il codice del Terzo settore.

Ordinamento penitenziario. In materia di riforma dell’ordinamento penitenziario, il Governo, dopo il parere negativo espresso dalle competenti Commissioni parlamentari su alcuni articoli del precedente decreto varato lo scorso 16 marzo in esame preliminare «ha ritenuto opportuno intervenire con una revisione e riscrittura del testo, in modo da tenere conto delle indicazioni espresse dal Parlamento». Casellario giudiziale. L’obiettivo del Governo è quello di adeguare la disciplina del casellario giudiziale alle modifiche intervenute in materia penale e nel diritto comunitario in materia di protezione dei dati personali, «con l’obiettivo di semplificazione del procedimento e della riduzione degli adempimenti amministrativi». Spese di giustizia per le operazioni di intercettazione. In tema di spese di intercettazione, il decreto interviene per velocizzare le operazioni di pagamento, chiarendo che «la competenza di emettere il decreto con il quale vengono liquidate le spese sia del magistrato dell’ufficio del pubblico ministero che ha eseguito o richiesto l’autorizzazione a disporre le intercettazioni». Disposizioni integrative al Codice del Terzo Settore. In esame definitivo è stato approvato anche il decreto che introduce disposizioni integrative e correttive relative al codice del Terzo settore. Le previsioni sono prorogare da 18 a 24 mesi i termini «per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo» aprire «all’interlocutoria organica, rafforzando la collaborazione tra Stato e Regioni» offrire chiarezza sulla contemporanea iscrizione al registro delle persone giuridiche e al registro unico nazionale indicare «il numero minimo di associati necessario per la permanenza di una associazione di promozione sociale o di una organizzazione di volontariato». Regolamento sulla disciplina dell’organizzazione e dotazione delle risorse umane. Inoltre, il Consiglio dei Ministri, in esame definitivo, ha approvato il regolamento con cui si adegua la disciplina sull’organizzazione delle risorse umane dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata alle disposizioni introdotte dalla legge di modifica del Codice delle leggi antimafia e per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate. Nello specifico, la normativa potenzia la struttura dell’Agenzia con «l’incremento della pianta organica che passa da 20 a 200 unità», per consentire una più efficace gestione del patrimonio dei beni confiscati alla criminalità organizzata.