CSM: approvata la circolare sull’organizzazione delle Procure

Con la delibera del 16 novembre 2017 il CSM ha approvato il testo definitivo della circolare per l’organizzazione degli Uffici del Pubblico Ministero. Il testo regolativo recepisce e sintetizza gli interventi consiliari dell’ultimo decennio in tema di applicazione degli istituti ordinamentali agli uffici requirenti.

L’intervento consiliare. A seguito di due sedute di plenum dedicate all’esame della circolare ed ad un ampio dibattito, il 16 novembre 2017 il CSM ha approvato la circolare per l’organizzazione delle Procure. La finalità dell’intervento consiliare in materia di organizzazione degli Uffici del Pubblico Ministero è quella di apportare una disciplina generale, chiara e organica attuativa dei principi espressi nella normativa primaria, e in continuità con le direttrici già individuate nelle risoluzioni del CSM del 2007 e del 2009, che hanno fornito un primo significativo contributo di riflessione e di orientamento dopo la riforma . Il testo proposto dalla VII Commissione del CSM il 24 ottobre 2017 è stato migliorato dall’assemblea plenaria attraverso la presentazione di alcuni emendamenti. Il CSM, con la predisposizione di un articolato chiaro e preciso, vuole risolvere le situazioni di incertezza e conflittualità all’interno degli uffici attribuendo al Procuratore della Repubblica il potere di organizzazione dell’ufficio e la titolarità dell’esercizio dell’azione panale. I punti qualificanti dell’intervento consiliare sono tutti volti alla promozione dei principi di partecipazione e leale collaborazione all’interno degli uffici della Procura. Progetto organizzativo e Procuratore Aggiunto. All’interno della circolare viene definito il progetto organizzativo come strumento cardine di gestione dell’attività dell’ufficio. L’obbiettivo è quello di lasciare un ampia discrezionalità nelle scelte al Procuratore attraverso una serie di sequenze procedimentali che mirano a coinvolgere i magistrati dell’ufficio nell’adozione del progetto organizzativo, nella forma delle osservazioni e nella successiva adozione dell’atto. Inoltre nell’adozione finale del progetto organizzativo hanno un ruolo centrale anche i Consigli Giudiziari e il CSM. È previsto nella circolare che il progetto organizzativo deve essere trasmesso agli Consigli Giudiziari, i quali possono formulare un parere, entro 30 giorni e se necessario stabilire un interlocuzione con il Dirigente. Poteri istruttori e la possibilità di formulare osservazioni e rilievi spettano poi anche al CSM. Nella circolare è stato individuato anche un statuto minimo delle attribuzioni riservate al Procuratore Aggiunto al quale sono garantiti compiti di semi direzione. Istituto dell’assenso e revoca delle assegnazioni. La circolare ha valuto richiedere una compiuta procedimentalizzazione dell’istituto dell’assenso al Procuratore obbligatorio per legge per le misure cautelari. Inoltre fuori dai casi obbligatori nel progetto organizzativo il Dirigente può prevedere la sottoposizione al suo visto per ulteriori atti trasmessi dai sostituti. Anche il potere di revoca dell’assegnazione e di designazione è stato riformato dalla circolare, nella quale sono previsti una serie di principi, i quali impongono che la revoca sia effettuata come extrema ratio e dopo accurata interlocuzione ed osservazione, per eventuali controdeduzioni, da parte del CSM. Potere di vigilanza dei Procuratori generali. La circolare fa chiarezza sui principi enunciati, con precedenti delibere, in merito alla natura del potere di vigilanza inteso come potere di promozione di moduli organizzativi omogenei nel Distretto. Infine è stata formalizzata anche l’attività svolta in tale ambito dal Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.

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