147 voti a favore, 95 contrari, nessuna astensione così Palazzo Madama approva in via definitiva il disegno di legge di conversione del d.l. numero 146/2013, in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria. Il d.l., varato dal Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2013 per superare l’emergenza sovraffollamento anche a seguito dei richiami della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle sollecitazioni del Presidente della Repubblica, è stato convertito in legge dello Stato a due giorni dalla sua naturale scadenza.
Via libera di Palazzo Madama Con il via libera di ieri dell’aula di Palazzo Madama, diventa legge il d.l. numero 146/2013 Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria , che introduce temporaneamente, fino a dicembre 2015, iniziative per risolvere il problema del sovraffollamento delle prigioni, evitando l’apertura della procedura di infrazione contro l’Italia, dopo la sentenza “Torreggiani” e la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. sul filo di lana. Il decreto svuotacarceri – che crea la fattispecie autonoma del reato di piccolo spaccio, aumenta di 30 giorni la liberazione anticipata, amplia l’uso del braccialetto elettronico e l’espulsione degli stranieri dall’Italia nonché l’affidamento in prova ai servizi sociali – arriva al traguardo sul filo di lana sarebbe, infatti, decaduto domani. Le principali novità. Numerose le novità previste in via temporanea dal 1° gennaio 2012 al 24 dicembre 2015 , sale da 45 a 75 giorni a semestre la detrazione di pena concessa con la liberazione anticipata, in seguito alla valutazione sulla meritevolezza del beneficio. Lo “sconto” è escluso per i reati di criminalità organizzata, omicidio, violenza sessuale, estorsione e altri gravi delitti ex articolo 4-bis, l. numero 354/1975. I braccialetti elettronici non sono più l’eccezione ma diventano la regola mentre attualmente, nel caso di arresti domiciliari vengono prescritti solo se necessari, da domani saranno obbligatori, a meno che non ne sia esclusa la necessità. Rovesciamento dell’onere motivazionale, quindi, per controlli più costanti e capillari. Per il piccolo spaccio, niente più bilanciamento della circostanze con il rischio di pene sproporzionate l’attenuante di lieve entità nella detenzione e cessione illecita di stupefacenti diventa reato autonomo. Viene meno il divieto di disporre per più di due volte l’affidamento terapeutico al servizio sociale dei condannati tossico/alcol dipendenti. Per minori tossicodipendenti si apre la strada della comunità di recupero. Altre significative novità riguardano la detenzione domiciliare, l’ampliamento dell’affidamento in prova, la nascita di un organismo di garanzia dei diritti dei detenuti e l’allontanamento degli immigrati come misura alternativa alla detenzione. La popolazione carceraria scende al minimo storico. Significativo il fatto che nel giorno in cui il decreto diventa legge, la popolazione carceraria risulti scesa al minimo storico negli ultimi sei anni, grazie soprattutto al crollo verticale degli ingressi, diminuiti di quasi il 50% rispetto al 2008 per effetto della legge Severino sulle “porte girevoli”. Le prospettive future, tuttavia, non solo ottimistiche difficilmente si scenderà al di sotto dei 59mila detenuti, troppi rispetto ai 47mila posti disponibili. Intanto, la spada di Damocle continua a pendere sull’Italia la Corte di Strasburgo si pronuncerà il 28 maggio e, già da più parti, si denuncia l’incostituzionalità della neonata legge.