Oua e Cancellieri ai ferri corti: il viaggio a Mosca è il pomo della discordia

L’Avvocatura riunita a Napoli, in occasione dell’VIII Conferenza Nazionale, giudica l’atteggiamento del Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, incompatibile con le sue funzioni e ne chiede, anche se non ufficialmente, le dimissioni. Questo perché il Ministro, dopo avere assicurato la presenza all’Assise, ha ritenuto prioritario recarsi invece a Mosca per l’organizzazione di seminari, visite e partecipazioni a convegni per lo scambio di esperienze nel campo della formazione giuridica e penitenziaria , mentre a Napoli l’Avvocatura ha proposto soluzioni concrete e di immediata efficacia per superare le inefficienze della giustizia italiana.

Critiche e accuse reciproche. Unitariamente l’avvocatura ha fortemente criticato gli atteggiamenti irriguardosi del Ministro che preferisce andare a Mosca invece di venire a parlare di giustizia a Napoli con gli avvocati. Oltretutto per occuparsi di corsi di formazione per la Russia . Emblematiche le parole di Nicola Marino, Presidente Oua, che simboleggiano lo stato d’animo di tutto il mondo dell’avvocatura riunita a Napoli, in occasione dell’VIII Conferenza Nazionale, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Cnf, Oua e Cassa Forense, i presidenti degli Ordini e le altre principali organizzazioni del settore. L’invito rivolto alla Cancellieri manca di ufficialità ma è chiarissimo il suo atteggiamento è incompatibile con le funzioni che svolge e doverose sarebbero le dimissioni. La situazione è già apparsa esplosiva lo scorso giovedì, giornata di apertura dei lavori, quando si sono registrati forti momenti di contrapposizione tra governo e mondo forense. Le parole del capo del dicastero della giustizia – con le quali è stata giudicata necessaria la sua presenza all’estero per l’organizzazione di seminari, visite e partecipazioni a convegni per lo scambio di esperienze nel campo della formazione giuridica e penitenziaria - sono state vera e propria benzina sul fuoco, un fuoco che lo stesso Ministro ha reso più vivo tacciando la protesta come una gazzarra indegna di un paese civile . Si apre una stagione ad alto tasso di conflittualità. Giunge, così, alle conseguenze estreme una stagione di incomunicabilità assoluta tra avvocatura e Governi in segno di profondo dissenso, l’Oua ha annullato l’incontro programmato con la Cancellieri per il 28 gennaio ha confermato la protesta del 25 gennaio durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario con la lettura di un intervento unico concordato a livello nazionale da parte di un rappresentante dell’Avvocatura presidente ordine distrettuale o delegato Oua e la consegna di un video di denuncia al Presidente del Tribunale, a seguito della quale gli avvocati abbandoneranno l’aula dal 3 febbraio saranno allestiti, poi, gazebo informativi in tutte le sedi giudiziarie o nelle principali piazze.