Nella mattinata di martedì 3 dicembre 2013, nel Salone d’Onore del CONI, il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ed il presidente del CONI Giovanni Malagò hanno presentato il progetto ‘Sport in Carcere’, finalizzato al miglioramento della condizione carceraria e del trattamento dei detenuti attraverso la pratica e la formazione sportiva .
Sport in carcere. L’iniziativa è diretta al miglioramento della condizione psico-fisica dei detenuti e risponde alle esigenze rieducative previste dalla Carta Costituzionale grazie all’accettazione di regole condivise. L’obiettivo è quello di realizzare una prima serie di interventi in ambiente carcerario, concordati in sede europea nel corso degli incontri che il Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha avuto a Strasburgo il 4 e 5 novembre scorso, davanti al Consiglio d’Europa e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Si tratterà, in pratica, di realizzare un programma di attività che coinvolgano i detenuti sulla base delle caratteristiche degli spazi adibiti alle stesse attività sportive degli istituti penitenziari interessati dal progetto. Si parte da Roma e Bologna. Gli Istituti interessati, al momento, sono quelli di Roma Rebibbia Femminile e della casa circondariale di Bologna. La stessa sperimentazione, però, partirà a Firenze Sollicciano , Milano, Torino Lorusso Cotugno , Padova Casa di reclusione , Napoli Secondigliano , Bari Casa circondariale . Sarà l’Amministrazione – fa sapere il Ministero della Giustizia - a fornire mezzi o macchinari utili solo nel caso in cui non sia possibile ottenerli a titolo gratuito dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali o da eventuali sponsor. Ministro Giustizia sport è il grimaldello per rompere le catene . Ci sarà, inoltre, la possibilità per i detenuti di svolgere attività lavorativa legata all’organizzazione di grandi eventi sportivi. L'impegno – ha affermato il Guardasigilli - è che in ogni carcere ci siano impianti sportivi, anche se è un cammino che si preannuncia molto lungo .