Commercialisti e Giustizia: sul tavolo arbitrato, negoziazione e crisi d’impresa

Ricevuta lo scorso 16 settembre dal Ministro della Giustizia, una delegazione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, guidata dal presidente Longobardi, ha presentato le istanze della categoria riguardo al coinvolgimento nelle procedure di negoziazione e arbitrato, rilanciate dal recente d.l. numero 132/2014, e ad altri temi, quali la revisione della normativa sulla crisi d’impresa.

Faccia a faccia. Un incontro molto positivo. Così il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, Gerardo Longobardi, ha definito il colloquio tra una delegazione del CNDCEC da lui guidata e il Ministro della Giustizia Orlando, tenutosi a via Arenula lo scorso 16 settembre. Anche i commercialisti vogliono essere coinvolti. Nel corso dell’incontro i commercialisti hanno presentato al Ministro una serie di istanze, prima fra tutte quella del coinvolgimento della categoria nelle procedure di arbitrato e negoziazione assistita, poste, dal recente Decreto Giustizia d.l. numero 132/2014 , al centro della strategia del Governo per la riduzione del contenzioso civile. «Rinunciare alle nostre specifiche, insostituibili competenze e restringere la platea dei professionisti abilitati ai soli avvocati - ha spiegato Longobardi - rischia seriamente di rendere meno efficaci gli istituti deflattivi del contenzioso esistente e di renderli più onerosi per le parti». Come già ampiamente argomentato nel documento inviato allo stesso Ministro il 27 agosto scorso, proprio in vista dell’incontro in parola, il CNDCEC rileva come l’esclusione dei commercialisti dalle procedure di arbitrato e negoziazione assistita sia una «contraddizione in termini», alla luce del fatto che, ad esempio, in molte Camere arbitrali vi sono commercialisti, e che spesso nelle clausole di arbitrati ad hoc si richiede che, in caso di disaccordo delle Parti, la nomina sia effettuata dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Di qui le pressanti richieste, formulate nel corso dell’incontro, per estendere anche ai dottori commercialisti la platea dei soggetti chiamati a far parte dei collegi arbitrali e a condurre le procedure di negoziazione assistita. Crisi d’impresa. Durante l’incontro – nel corso del quale la delegazione del CNDCEC ha riscontrato «grande attenzione da parte del Ministro alle nostre istanze e anche un’apertura a molte delle nostre richieste» – è stato anche affrontato il tema della normativa sulla crisi d’impresa i commercialisti e il Ministro hanno concordato sull’esigenza di una revisione organica della materia, e si sta valutando l’ipotesi di un tavolo tecnico promosso dal CNDCEC e aperto anche alle altre professioni giuridico-economiche avvocati e notai . Infine, sul tema dell’amministrazione dei bene sequestrati alle mafie, e con particolare riguardo alle pressanti richieste dei professionisti per uno sblocco dell’albo degli amministratori giudiziari e dell’emanazione del relativo tariffario, il Ministro ha assicurato importanti novità già nei prossimi giorni, e ha aperto sulla possibilità di rivedere la norma relativa all’affidamento degli incarichi, che così come formulata, a parere dei commercialisti, rischia di essere troppo limitativa anche per il magistrato che conferisce l’incarico. fonte www.fiscopiu.it