Affrontare l’inefficienza della P.A.? Mission possible

Nella Pubblica Amministrazione affrontare i fattori di inefficienza non è impossibile . A scriverlo è lo stesso Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, nella premessa all’ Analisi di alcuni settori della spesa pubblica , in materia di spending review . Il dossier è incentrato, da una parte, sui servizi pubblici di competenza statale organizzati su base territoriale come l’Arma dei Carabinieri, la Polizia e i suoi corpi specialistici, i Vigili del Fuoco, le Prefetture, le Capitanerie di Porto, dall’altra, invece, sulle spese delle province e dei possibili risparmi derivanti dall’ipotesi di accorpamento, dei trasferimenti alle imprese, degli investimenti pubblici.

I 13 contributi che si inseriscono nel primo passaggio di procedura di spending review, quello dell’analisi economica. Poco meno di 300 pagine di rapporto dal contenuto tecnico, basato su analisi statistiche e econometriche, con lo scopo di avviare – precisa il Ministro Giarda - la dialettica tra le strutture di governo preposte alla spending review e i responsabili della gestione dei singoli servizi o attività per la formulazione di proposte di riordino della loro organizzazione produttiva, anche finalizzate a risparmi di spesa . Dimensioni territoriali ridotte, significative diseconomie. Ciò che emerge, principalmente, è che, a parità di condizioni, in una dimensione territoriale piccola sono presenti significative diseconomie e che i costi fissi dell’organizzazione periferica generano costi per abitante più elevati. In più, l’organizzazione su base provinciale di molti servizi rappresenta spesso un fattore di ‘inefficienza istituzionale’, comportando spese più elevate di quelle che si potrebbero ottenere con una diversa , più ordinata, mappatura del governo territoriale dei servizi offerti . L’Arma dei Carabinieri costa in media euro per abitante. Dati alla mano, a titolo esemplificativo, emerge che la spesa per le unità operative dell’Arma dei Carabinieri per abitante presenta una elevata variabilità interregionale. Si passa, infatti, dai 59 euro in Lombardia ai 69 euro del Veneto, ai 164 euro per abitante in Sardegna, ai 176 euro del Molise, ai 150 euro per abitante della Calabria e ai 136 euro del Trentino Alto Adige.

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