Antitrust: Samsung sanzionata per 3 milioni di euro. Le sue pratiche commerciali «ingannevoli e aggressive»

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato due sanzioni nei confronti di Samsung Electronics, colosso dell’elettronica sudcoreano per aver posto in essere due diverse pratiche commerciali scorrette, in quanto ingannevoli e aggressive. Il conto da pagare è salato, ma non troppo circa 3 milioni di euro.

Con comunicato stampa del 10 febbraio, l’AGCM ha sanzionato Samsung Electronics Italia spa con un provvedimento, datato 25 gennaio 2017, per pratiche commerciali scorrette. Tutto parte dalle unioni di consumatori. Sono state inflitte due distinte sanzioni amministrative al colosso sudcoreano dell’elettronica, dall’ammontare di più di 3 milioni di euro. Tutto era cominciato su istanza della Federconsumatori di Palermo e dell’Unione Nazionale Consumatori, che ritenevano scorrette le modalità pubblicitarie e le attività promozionali «caratterizzate dalla promessa della attribuzione di prodotti e/o rimborsi sul prezzo nel caso di acquisto dei beni pubblicizzati», come si legge sul comunicato stampa dell’AGCM del 10 febbraio 2017. Le pratiche commerciali ingannevoli. Sono state rilevate due diverse pratiche commerciali, ingannevoli ed aggressive. Per quanto attiene alla prima, la Samsung aveva presentato dei messaggi pubblicitari con «gravi carenze informative sulla natura della promozione, sulle condizioni, limitazioni e modalità da seguire per ottenere il premio/vantaggio promesso». Nei casi analizzati dall’AGCM l’ottenimento del premio o del rimborso/sconto promesso da Samsung era ottenibile solo in un secondo momento, successivo all’acquisto, non immediatamente. Dall’altro lato le modalità di partecipazione erano spesso molto gravose le procedure adottate erano tali da «ostacolare i consumatori nella richiesta e nell’ottenimento del premio/vantaggio promesso», soprattutto quelli non dotati di connessione internet, smartphone o un minimo livello di alfabetizzazione informatica. La sanzione amministrativa comminata per questa fattispecie è stata dell’ammontare di 2.125.000 €. Le pratiche commerciali aggressive. La società di elettronica, inoltre, richiedeva la registrazione alla piattaforma Samsung People e il consenso all’utilizzo dei suoi dati personali anche per finalità di marketing, come condizione obbligatoria per partecipare alla promozione. Il consumatore, che in alcuni casi aveva si era convinto ad effettuare l’acquisto anche in funzione della promozione, «non poteva a quel punto esimersi dal fornire una serie di dati personali che esulavano dalla manifestazione a premio e dal consentire il trattamento degli stessi anche per finalità di marketing». Ciò ha portato ad una sanzione amministrativa di 975.000 €.

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