Nel tardo pomeriggio di ieri si è riunito a Palazzo Chigi il 32° Consiglio dei Ministri, che ha approvato in via definitiva il decreto legislativo contenente ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, numero 159, recante Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articolo 1 e 2 della legge numero 136 del 2010.
Le novità. Il nuovo correttivo di modifica del Codice Antimafia concerne la parte inerente i controlli amministrativi sugli appalti e su concessioni, erogazioni e finanziamenti pubblici, ed è finalizzato ad aumentare il livello di vigilanza su tale settore e a rafforzarne l’incisività, consentendo di emettere una documentazione interdittiva in tutti i casi in cui siano interessate imprese border-line, che oggi eludono gli accertamenti antimafia più rigorosi, operando sotto soglia. Semplificazioni. Il provvedimento è volto a semplificare alcuni passaggi della procedura, eliminando oneri amministrativi superflui, come ad esempio gli accertamenti a carico dei figli minori e semplificando alcuni termini procedimentali per il rilascio della documentazione antimafia, specie nei casi di urgenza. Viene, inoltre, semplificata la norma sulla competenza territoriale. Con l’approvazione del decreto legislativo sarà esclusivamente competente al rilascio della documentazione antimafia il prefetto del luogo ove ha sede l’operatore economico, a vantaggio della completezza, dell’efficacia e dell’approfondimento dei riscontri informativi. Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia. L’intervento normativo approvato lo scorso lunedì dal Consiglio dei Ministri troverà il suo completamento con la prossima pubblicazione del regolamento sul funzionamento della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, che ha recentemente concluso il suo iter formativo.