Prosegue il “Giro d’Italia” delle riforme e Renzi si aggiudica la “maglia rosa” in tre nuove tappe Terzo Settore, riorganizzazione PA e decreto ILVA. Approvato nel Consiglio dei Ministri numero 23 del 10 luglio un disegno di legge delega che conferirà i poteri al Governo per intervenire in queste materie.
«La rivoluzione del buon senso», l’ha definita il premier Renzi, al termine del Consiglio dei Ministri riunitosi nel tardo pomeriggio del 10 luglio 2014. Il Presidente del Consiglio vuole «un’Italia in grado di guidare l’Europa», e raggiunge una nuova tappa del suo processo di riforme strutturali, tutte volte alla semplificazione e al rovesciamento dei rapporti tra cittadino e P.A Di seguito i punti salienti di quanto deciso ieri all’interno di Palazzo Chigi. 1 Riforma del Terzo Settore. In primo luogo, il CdM ha approvato un disegno di legge che attribuisce al Governo la delega ad adottare, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delega, uno o più decreti legislativi recanti il riordino e la revisione organica della disciplina degli enti privati del Terzo settore e delle attività che promuovono e realizzano finalità solidaristiche e di interesse generale. Nello specifico, i decreti attuativi dovranno riconoscere e garantire il più ampio esercizio del diritto di associazione quale strumento di promozione e di attuazione dei principi di partecipazione, solidarietà e pluralismo riconoscere e favorire l’iniziativa economica privata svolta senza finalità lucrative riorganizzare e semplificare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica prevedere il divieto di distribuzione, anche in forma indiretta, degli utili e del patrimonio dell’ente. L’impresa sociale. Per quanto riguarda l’impresa sociale, i decreti attuativi dovranno rivedere la qualifica della stessa, quale impresa privata a finalità d’interesse generale avente come proprio obiettivo primario il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, realizzati mediante la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale. Dovranno essere disciplinate, anche, le modalità di attribuzione della qualifica di impresa sociale alle cooperative sociali e ai loro consorzi. Inoltre, è previsto un ampliamento dei settori di utilità sociale e individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale. Servizio civile universale. Le più rilevanti novità concernenti il servizio civile consistono nella valorizzazione dello stesso, con conseguente riconoscimento delle competenze acquisite sia in funzione di percorsi di formazione che in ambito lavorativo. Inoltre, a questo nuovo programma triennale potranno partecipare tutti i cittadini dell’UE e gli stranieri regolarmente soggiornanti o partecipanti a un programma di volontariato. Misure agevolative. Per quanto riguarda, poi, le misure agevolative e di sostegno economico in favore degli enti del Terzo settore, la delega prevede l’adozione di decreti legislativi che introducano un regime di tassazione agevolata che tenga conto delle finalità solidaristiche e di utilità sociale dell’ente e che prevedano la razionalizzazione e la semplificazione del regime di deducibilità e detraibilità dal reddito delle persone fisiche e giuridiche delle erogazioni liberali, in denaro e in natura, disposte in favore degli enti del Terzo settore. E’ prevista, inoltre, la revisione e stabilizzazione dell’istituto della destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti in favore degli enti del Terzo settore. 2 Riorganizzazione della PA. Prosegue, inoltre, la riforma della Pubblica Amministrazione, nel senso di accelerare e semplificare i servizi per i cittadini e le imprese e integrare la disciplina relativa all’anticorruzione, pubblicità e trasparenza della PA. Nello specifico, il Governo è delegato ad adottare decreti legislativi aventi ad oggetto le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini, in modo da garantire la totale accessibilità on line alle informazioni e ai documenti in possesso della PA, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all’erogazione dei servizi. Ancora, si richiede al Governo di riformare la dirigenza pubblica, prevedendone l’accesso per concorso e pre-concorso e fissando la durata degli incarichi dirigenziali. 3 Termine ultimo per l’ILVA. Il CdM precisa la tempistica di attuazione delle prescrizioni del Piano ambientale dell’ILVA S.p.a., teso ad assicurare la continuità produttiva ed occupazionale e il contestuale rispetto delle norme ambientali e sanitarie entro il 31 luglio 2015 dovranno essere realizzati gli adempimenti scadenti a quella data, nella misura minima dell’80%, entro il 5 agosto 2016 dovranno essere ultimati gli interventi ambientali.