Dal giallo al rosso senza fretta per non indurre in facili sanzioni

I tempi di durata del giallo semaforico non possono essere stabiliti arbitrariamente dai comuni ma devono rispettare i principi della regolazione semaforica fissati dalla normativa. Per questo motivo sono generalmente congrui tempi minimi di 4 secondi in ambito urbano e di 5 secondi fuori centro abitato.

Lo ha ribadito il sottosegretario Enrico Zanetti martedì 1° aprile 2014 alla Camera, in risposta ad una specifica interrogazione. La vicenda della durata del giallo semaforico è spesso oggetto di ricorso in caso di una multa per passaggio con semaforo rosso accertata con dispositivi automatici. Almeno 4 secondi. È evidente, infatti, che la durata dell’accensione della lanterna gialla condiziona pesantemente anche il destino delle sanzioni che in ogni caso possono attivarsi solo in presenza di un passaggio con lanterna rossa accesa. Riducendo troppo i tempi di durata del giallo, aumenta il numero degli automobilisti che transitano con il rosso senza avere cognizione di effettuare una violazione. Il giallo troppo breve è pericoloso. Un parlamentare ha richiesto chiarimenti al Ministro dei trasporti evidenziando il potenziale pericolo per la circolazione in caso di giallo troppo breve. A parere del rappresentante governativo, il codice della strada non indica una durata minima del tempo di accensione della luce gialla veicolare ma si limita ad affermare che durante tale periodo i veicoli non devono oltrepassare la linea di arresto, salvo che non si trovino così vicino da non potersi arrestare con sufficiente sicurezza. Peraltro, prosegue la risposta, i tempi del giallo non possono essere stabiliti arbitrariamente «ma devono essere dimensionati, nel rispetto di quanto disposto dal citato articolo 41 codice della strada, secondo i principi della regolazione semaforica». Tutti i testi di ingegneria del traffico, specifica la risposta del portavoce governativo, «concordano sull'attribuzione di una durata minima della fase di giallo, quantificabile in base alla velocità dei veicoli in transito in particolare il paragrafo 2.1.1 delle norme sull'arredo funzionale delle strade urbane, pubblicate sul Bollettino Ufficiale del CNR numero 150/1992, indica un tempo di 4 secondi, da incrementare congruamente in presenza di mezzi pesanti e di tratti in salita il paragrafo 6.7.4 del rapporto prenormativo norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali, approvato dalla commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali e progettazione, costruzione e manutenzione strade , indica tempi di 3, 4 e 5 secondi, rispettivamente per velocità di 50, 60 e 70 chilometri orari in presenza di traffico pesante ritiene conveniente il tempo di 4 secondi anche con velocità di 50 chilometri orari». Nella pratica operativa i tempi adeguati sono 4 secondi in ambito urbano e 5 secondi fuori centro abitato o in presenza di particolari condizioni geometriche della strada. Ma questi tempi possono anche essere aumentati sulla base delle indicazioni dei tecnici esperti in regolazione semaforica.