Antiriciclaggio: il via libera del Garante privacy

Il Garante privacy ha espresso parere favorevole, pur condizionato, sullo schema di d.lgs. recante disposizioni per il recepimento della direttiva UE n. 2015/849 cd. IV direttiva relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Lo schema di decreto, in dettaglio, introduce modifiche significative alla disciplina vigente allo scopo di allineare la normativa nazionale alle più recenti disposizioni introdotte in materia con la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 2015/849, che prevede l’integrazione ed abrogazione delle direttive 2005/60/CE e 2006/70/CE, applicando le raccomandazioni GAFI. La direttiva intende operare un contrasto più rigoroso nei confronti della crescente diversificazione del mercato criminale, in quanto i flussi di denaro illecito, rappresentano una minaccia concreta per il mercato interno dell’Unione e dei singoli Stati membri. Il parere favorevole del Garante. In seguito all’analisi condotta, il Garante privacy ha espresso parere favorevole allo schema di Decreto a condizione che siano apportate le seguenti modifiche - introduzione di una disposizione che preveda tra gli obblighi dell'UIF anche quelli di individuare misure idonee a garantire la protezione dei dati personali nelle comunicazioni dei dati da parte degli operatori finanziari all'UIF e sulla tenuta e gli accessi alla banca dati, da adottare sentito il Garante - previsione di una nuova disposizione che rimandi ad un decreto modificativo della disciplina attuale di accesso al Sistema SCIPAFI che, previo parere del Garante, individui i presupposti, le categorie di soggetti che vi possono accedere, le procedure di abilitazione dei soggetti obbligati e i dati oggetto di riscontro per la verifica della veridicità dei dati forniti - inserimento all'art. 19, comma 1, lettera b , seconda parte, di un rinvio ad un successivo atto regolamentare che individui le banche dati pubbliche che dovrebbero essere consultate, ovvero eliminare tale periodo dal testo, tenendo conto del fatto che già l'accesso a SCIPAFI consente la verifica dei dati attraverso la consultazione delle banche dati pubbliche, anche ad accesso riservato, idonee a verificare l'identità - riduzione, con inserimento di un termine certo, la durata della conservazione dei dati - inserimento del richiamo al d.p.c.m. 22 febbraio 2013 e al d.p.c.m. 13 novembre 2014 - richiamo delle misure di sicurezza individuate dal Garante punto 5.1. e 5.2. del Provvedimento - previsione di adeguate modalità di gestione della cd. lista nazionale che riguarda la designazione di persone o entità e il conseguente congelamento dei loro fondi e risorse economiche - adozione di accorgimenti e misure a protezione dei dati personali per la notifica, mediante posta elettronica certificata, da parte del Nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di finanza ai soggetti designati dell'avvenuto congelamento delle risorse economiche e della loro successiva assunzione da parte dell'Agenzia del Demanio. Fonte www.fiscopiu.it

PP_FISCO_17provvPrivacy125_s