A margine dell’VIII Congresso Giuridico Forense, conclusosi sabato scorso a Roma, il Presidente di Cassa Forense ha reso noto che per aiutare i professionisti più giovani sono stati messi a disposizione 50 milioni di euro da investire nel 2013. Per l'anno in corso sono previsti diversi interventi. Tra questi ci sono borse di studio a figli e orfani di iscritti, micro credito a favore dei giovani iscritti e benefit per intraprendere la professione.
50 milioni per i giovani. I progetti per l’anno in corso riguardano interventi di micro credito a favore dei giovani iscritti, borse di studio a figli e orfani di iscritti, bonus bebè, ulteriori forme assicurativa, contributi per pensionati non autosufficienti, benefit per intraprendere la professione, accesso alle banche dati e formazione. Autonomia e solidarietà? In cantiere anche l’anticipazione delle somme dovute agli avvocati che hanno prestato il patrocinio a spese dello Stato. Progetti all’insegna dell’autonomia e della solidarietà. Lo stesso Presidente fa sapere che è stato siglato un accordo con Equitalia per rateizzare i debito fino ad 100,00 al mese. Da risolvere il problema del debito previdenziale. Se non sarà affrontato in tempi brevissimi il problema del debito previdenziale latente di Cassa Forense, non inferiore a 25 miliardi di euro a fronte di un patrimonio di 5,2 miliardi di euro, le giovani generazioni di avvocati non avranno un futuro previdenziale equo e sostenibile ma dovranno accontentarsi di 50 milioni di illusioni. INARCASSA, la Cassa degli Ingegneri ed Architetti e la Cassa dei Consulenti del Lavoro, con l’opzione al sistema di calcolo contributivo, hanno messo tra le priorità da risolvere appunto l’ammortamento del debito previdenziale latente.