Non è un Paese per giovani avvocati … danneggiati dalla nuova bozza

Con un comunicato stampa dello scorso 11 ottobre, l’Associazione Nazionale Forense ha detto la sua sullo schema di regolamento contenente i nuovi parametri forensi. In particolare, secondo l’ANF, gli avvocati più danneggiati sono i più giovani, visto che «il testo è nettamente peggiore per le cause di valore più basso e per le esecuzioni».

Largo ai giovani? «Stupisce e amareggia che lo schema di regolamento contenente i nuovi parametri forensi preveda condizioni peggiorative soprattutto per i giovani, che notoriamente seguono, per essere agli inizi della carriera, cause di minor valore». A dichiararlo è stato lo stesso segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense ANF , Ester Perifano, che sottolinea, in particolar modo, il taglio dei compensi relativi alle controversie di valore più basso e dei compensi relativi alle esecuzioni, mobiliari e immobiliari, «mentre» «sono stati aumentati i compensi previsti per le cause di valore più alto».Non esattamente, sono loro i più penalizzati. Pur presentando aspetti positivi rispetto al d.m. 140, l’ANF rileva che la logica è stata «quella di privilegiare pochi a discapito di molti, anzi moltissimi». Un esempio? L’aumento delle competenze per l’avvocato che accompagna il cliente in mediazione scatta solo in caso di esito positivo, mentre nella bozza Severino sarebbe scattata a prescindere dall’esito della mediazione.Non solo. È stata reintrodotta una decurtazione del 30% per i compensi dovuti a seguito di patrocinio a spese dello Stato.«Per l’ennesima volta – aggiunge Perifano - gli avvocati più giovani sono finiti nel tritacarne», insomma - conclude - «decisamente questo non è un Paese per giovani».