Giorgio Santacroce eletto Primo Presidente della Corte di Cassazione

72 anni, ligure, 48 anni di magistratura a Roma, PM per 20 anni, Procuratore Generale per 7, più di un decennio come consigliere in Cassazione, da 5 anni Presidente della Corte d’Appello di Roma, il più grande ufficio giudiziario d’Europa questo il profilo del neoeletto Primo Presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce, che va a sostituire l’uscente Ernesto Lupo.

CSM quasi a metà 13 a 9. Giorgio Santacroce è stato eletto Primo Presidente della Corte di Cassazione dal plenum del CSM dell’8 maggio 2013. A favore 13 voti, contro i 9 andati al suo diretto concorrente, il Presidente della Seconda Sezione Civile della Cassazione, Luigi Rovelli. Il commento del Presidente Napolitano. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha così commentato il risultato della votazione «la pluralità delle candidature, ma anche il riconoscimento delle difficoltà di scelta tra candidati di così alto profilo, e il rispetto espresso per entrambi i nomi giunti al voto, sono un segno confortante della qualità delle risorse umane di cui dispongono gli alti gradi della nostra magistratura e del clima che si è venuto a determinare, importante per la coesione del CSM e per l'impegno collettivo della Corte di Cassazione». Il riconoscimento all’uscente Presidente Lupo. Il Presidente Napolitano ha salutato il Presidente uscente Ernesto Lupo, sottolineandone la «ricca e salda cultura giuridica, la lucida padronanza dei problemi della giustizia, l'alta visione deontologica e la capacità di combinare, da Primo Presidente, rigore ed equilibrio, esercizio non sempre facile e invece cruciale perché possa riconoscersi la funzione e l'indipendenza della magistratura». I casi famosi trattati da Santacroce. Un curriculum di tutto rispetto quello di Giorgio Santacroce, fosse anche solo per l’altisonanza dei casi trattati. Da Ustica alla Loggia P2, dal terrorismo rosso a quello nero tra le altre inchieste il sequestro del giudice De Gennaro e Avanguardia nazionale , dai fondi neri BNL alla Banda della Magliana. Da consigliere di Cassazione si è occupato del giudizio di revisione dell'omicidio Calabresi, del processo per l'omicidio di Marta Russo, e di quello a carico di Annamaria Franzoni. Unico neo, sembra essere una cena con Cesare Previti, per la quale è stato sentito come testimone nel processo IMI-SIR.