La riforma Fornero ha ampliato l’area di incertezza nel mondo del lavoro: il CNF chiede modifiche

Una revisione della riforma Fornero? Sì, potrebbe esserci in futuro, ma il CNF è entrato nel merito della questione e ha fatto sapere cosa bisogna fare in concreto per migliorare la legge n. 92/2012 eliminare il sistema del doppio giudizio di primo grado del rito Fornero, per affidare il procedimento sui licenziamenti illegittimi ad una corsia preferenziale per la fissazione e la trattazione degli stessi, riservando ai procedimenti cautelari la trattazione dei casi di particolare urgenza.

E’ questa la richiesta più insistente che giunge dall’Avvocatura in vista di una revisione della legge Fornero. Secondo quanto affermato dal Consiglio Nazionale Forense, la richiesta di eliminare il sistema del doppio giudizio di primo grado del rito Fornero, per affidare il procedimento sui licenziamenti illegittimi ad una corsia preferenziale per la fissazione e la trattazione degli stessi, riservando ai procedimenti cautelari la trattazione dei casi di particolare urgenza è motivata da un anno di incertezze applicative conseguenti all’introduzione del rito speciale proprio per le controversie in materia di licenziamenti illegittimi . I giuslavoristi facevano bene ad essere perplessi? È stato in occasione del convegno La Tutele dei licenziamenti nella legge Fornero , organizzato a Roma dal Gruppo Lavoro del CNF il 23 maggio scorso, che è stata fatta la proposta. Lo stesso Gruppo Lavoro, infatti, ha precisato che da un lato la legge non sembra affatto aver garantito il raggiungimento degli obiettivi prefissati - maggiore flessibilità in uscita compensata da un incremento stabile dei livelli occupazionali - e dall’altro lato alcune delle modifiche legislative apportate hanno sensibilmente ampliato l’area dell’incertezza . In questo modo, quindi, la legge è venuta meno a quella funzione di stabilità e celerità del diritto. Ci sono delle disparità irragionevoli. Secondo Bruno Piacci, la maggiore e migliore occupazione si persegue non solo con gli incentivi alle assunzioni ma anche con un quadro di regole certe che restituisca credibilità al sistema giurisdizionale e tuteli i soggetti del mondo del lavoro .