Semaforo verde per la scissione parziale asimmetrica non proporzionale di una società immobiliare

In una risposta a un interpello le Entrate considerano l’operazione fisiologica per consentire a quattro soci di proseguire l’attività secondo diverse prospettive imprenditoriali.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta numero 36, ha dato il via libera a una scissione parziale asimmetrica non proporzionale di una società immobiliare appartenente a quattro soci. Il caso. Nel caso prospettato all’Agenzia, l’operazione comporta l’assegnazione di quasi tutto il patrimonio immobiliare della società scissa, formato da un unico condominio, a favore di quattro società a responsabilità limitata unipersonale di nuova costituzione, ciascuna delle quali partecipata da ogni socio. In capo alla società scissa, che continuerà a mantenere la stessa compagine societaria nelle medesime percentuali antecedenti all’operazione de qua, resteranno i locali commerciali. Alla base della scelta di procedere alla scissione, la grave crisi che ha colpito il settore immobiliare e la divergenza di opinioni sulla futura gestione societaria dei quattro soci. Per le Entrate, in linea di principio, l’operazione di scissione è fiscalmente neutrale, ai sensi dell’articolo 173 del T.U.I.R., e il passaggio del patrimonio della società scissa ad una o più società beneficiarie - che non usufruiscano di un sistema di tassazione agevolato - non determina la fuoriuscita degli elementi trasferiti dal regime ordinario d’impresa. Nel caso di specie, per l’Amministrazione finanziaria, la scissione appare “un’operazione fisiologica per consentire ai quattro soci di proseguire l’attività di gestione degli immobili secondo diverse prospettive imprenditoriali”. “In particolare – spiegano dall’Agenzia - i plusvalori relativi ai componenti patrimoniali trasferiti dalla scissa alle società beneficiarie, mantenuti provvisoriamente latenti dall’operazione in argomento, concorreranno alla formazione del reddito secondo le ordinarie regole impositive vigenti al momento in cui i beni fuoriusciranno dalla cerchia dei beni relativi all’impresa, ossia, verranno ceduti a titolo oneroso, diverranno oggetto di risarcimento anche in forma assicurativa per la loro perdita o danneggiamento, verranno assegnati ai soci, ovvero destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa”. E anche per quanto concerne l’imposta di registro il Fisco non rileva problemi l’operazione dovrà essere soggetta a registrazione con applicazione dell’imposta nella misura fissa di euro 200. Fonte fiscopiu.it

Agenzia_delle_Entrate_Risposta_12_ottobre_2018_n._36