L’Antitrust torna a sanzionare WhatsApp

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione dello scorso 10 gennaio, ha sanzionato WhatsApp Inc. per non aver dato esecuzione all’ordine di pubblicazione dell’estratto dl provvedimento emesso nei suoi confronti nel mese di maggio 2017 che accertava la vessatorietà di alcune clausole dei Termini di Utilizzo dell’applicazione.

Le clausole dei Termini di Utilizzo dell’applicazione WhatsApp erano già state dichiarate vessatorie dall’Antitrust che, con un provvedimento emesso nel mese di maggio del 2017 , aveva sanzionato la società californiana. Ora l’Autorità rincara la dose, con un’ulteriore sanzione di 50mila euro per non aver dato esecuzione all’ordine di pubblicazione dell’estratto dl provvedimento emesso nei suoi confronti. Violazione. In particolare, in aperta violazione degli obblighi informativi nei riguardi dei consumatori, WhatsApp ha consapevolmente omesso quanto disposto dall’Autorità nel provvedimento, ossia la pubblicazione del citato documento nella homepage del proprio sito web e la contestuale notifica in app, da inviare a tutti gli utenti WhatsApp italiani, contenente il link alla pubblicazione medesima . Le clausole che erano state dichiarate vessatore riguardano, nel dettaglio, la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente a vantaggio del professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del foro competente sulle controversie ad oggi esclusivamente individuato presso tribunali americani .