Dopo l’entrata in vigore della legge l. n. 199/2013 di conversione del decreto contro il femminicidio d.l. n. 93/2013 - recante norme in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province - l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione ha predisposto una sorta di guida alle modifiche apportate dalla stessa legge al codice penale e a quello di procedura penale.
Dopo la conversione in legge del decreto contro il femminicidio - e la relativa entrata in vigore - l’ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione ha pubblicato una guida alle modifiche che la stessa legge apporta sia al codice penale che al codice di procedura penale. Diverse le modifiche al codice penale. La legge ha introdotto diverse modifiche al codice penale in materia di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, frodi informatiche, furto, rapina e ricettazione, nonché al codice di rito. La guida della Cassazione esamina, in particolare, le modifiche ulteriori apportate dalla legge di conversione, rinviando per l’analisi delle disposizioni convertite senza modifiche a quanto illustrato con la Relazione n. III/01/2013 dello stesso Ufficio del Massimario sul decreto legge . 3 punti fondamentali. Sono 3 i punti principali sviluppati in 12 pagine - su cui si concentra il Massimario il primo riguarda le modifiche al codice penale e, nello specifico, i reati contro la persona il secondo riguarda i reati contro il patrimonio, frode informatica e responsabilità da reato degli enti e, infine, l’Ufficio si occupa delle modifiche al codice di procedura penale.
PP_PEN_Rel.Cas_femminicidio