Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, nella seduta pomeridiana di ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, è intervenuto al question time. Le interrogazioni hanno riguardato la richiesta di estradizione in riferimento all’omicidio di Nicolò Ciatti avvenuto a Lloret de Mar, l’immediato scorrimento delle graduatorie per il concorso cancellieri e la tutela dell’inviolabilità del domicilio e della sicurezza delle abitazioni private.
Nella seduta pomeridiana di ieri, 13 settembre 2017, il Guardasigilli è intervenuto al question time alla Camera dei Deputati, durante il quale ha risposto, in particolare, alle interrogazioni degli Onorevoli Polverini, in merito allo scorrimento delle graduatorie del concorso cancellieri, e Rondini, in merito alla tutela dell’inviolabilità del domicilio e della sicurezza delle abitazioni e private. Scorrimento graduatorie. Circa le iniziative finalizzate all’immediato scorrimento delle graduatorie relative a selezioni interne per le figure professionali di cancelliere e funzionare Unep, il Ministro afferma che, stante la disciplina dell’art. 21- quater d.lgs. n. 83/2015, le progressioni interne sono vincolate ad altrettante nuove assunzioni, anche in seguito all’esperimento di procedure di mobilità. Tale meccanismo, il quale prevede necessariamente che la quota degli idonei ammessi allo scorrimento possa essere determinata quantitativamente solo all’esito di procedure che abbiamo comportato nuove assunzioni, non determinano, come invece era stato prospettato, una stasi indefinita nello scorrimento della graduatoria. Questa, afferma Orlando, resterà valida per 3 anni con il concomitante avvio dello scorrimento delle prime 200 posizioni, a breve definite con apposito decreto. Inviolabilità del domicilio e sicurezza delle abitazioni private. Per quanto concerne, invece, le iniziative a tutela dell’inviolabilità del domicilio e della sicurezza delle abitazioni private, il Guardasigilli ha preso in considerazione la recente sentenza con cui la Cassazione ha applicato l’istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto nei confronti del senzatetto, condannato per il reato di violazione del domicilio. A tal proposito, il Ministro ha affermato che proprio l’ ancoraggio della decisione alle particolarità del caso concreto esclude che l’istituto del proscioglimento per particolare tenuità del fatto rappresenti una forma di depenalizzazione di reati avvertiti come allarmanti .