Da Palazzo Chigi l’ok definitivo al reddito di inclusione

Si è svolto oggi il Consiglio dei Ministri n. 42, che ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali l. n. 33/17 .

Si è svolto oggi il Consiglio dei Ministri n. 42, che ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali l. n. 33/17 . Il reddito di inclusione. Il decreto introduce, a decorrere dal 1 gennaio 2018, il ReI quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Quest’ultimo verrà riconosciuto ai nuclei familiari sulla base di determinati requisiti economici. Sarà richiesto, infatti, un valore di ISEE non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Sarà data priorità, in prima applicazione, ai nuclei familiari con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra 50enni. Il ReI sarà, inoltre, compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, ma non con la fruizione, da parte di un qualsiasi componente della famiglia, della NASpl o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria. Articolazione. Il reddito di inclusione sarà costituito da due componenti. Un beneficio economico erogato in 12 mensilità per un ammontare che potrà variare da 190 euro mensili per una persona sola a 490 euro mensili per un nucleo con 5 o più componenti . Altra componente sarà costituita, invece, da una serie di servizi alla persona pianificati in esito ad una valutazione dei bisogni del nucleo familiare. Accesso. Importante innovazione è costituita, inoltre, dal fatto che al ReI si accederà attraverso una dichiarazione ai fine ISEE precompilata . Il Reddito sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e per poterlo richiedere nuovamente sarà necessario che ne trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione.