Terra dei fuochi: il decreto è legge

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2014, n. 32 è stata pubblicata la l. 6 febbraio 2014, n. 6 che ha convertito con modificazioni, il d.l. 10 dicembre 2013, n. 136, c.d. decreto Terra dei fuochi”, entrato in vigore il giorno seguente. Oltre alla questione dei roghi – previsto dall’art. 3 che introduce il nuovo reato di combustione illecita dei rifiuti e lo punisce con la reclusione da tre a sei anni – affrontate altre emergenze ambientali dai commissari contro il dissesto idrogeologico alla sicurezza agroalimentare della Campania, all’ Ilva” di Taranto.

Decreto in Gazzetta. 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astensioni. Il Senato ha dato il via libera definitivo al DDL di conversione del d.l. n. 136/201, recante Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e a favorire lo sviluppo delle aree interessate . Come segnalato dal Ministro Orlando, il provvedimento prevede un piano d’azione a tutela dell’ambiente, della salute e della qualità delle coltivazioni prevedendo il monitoraggio e la classificazioni dei suoli, l’accertamento dello stato d’inquinamento dei terreni, la riforma dei reati ambientali, l’accelerazione e la semplificazione degli interventi necessari, oltreché risorse per le bonifiche indispensabili per territori a forte condizionamento criminale quale è quello della Terra dei fuochi”. Terreni agricoli. Obiettivo primo e fondamentale è quello di fare fronte al gravissimo allarme sociale - con pesanti ricadute economiche - provocato dalla contaminazione dei terreni agricoli campani con conseguenze devastanti sui prodotti agroalimentari di quella regione. Bonifica del territorio. Prevista, inoltre, la costituzione di un Comitato Interministeriale ed una Commissione con il compito di individuare e potenziare azioni e interventi di monitoraggio e tutela da realizzarsi nell’area della regione Campania. Lo scopo è quello di semplificare e accelerare le procedure per l’attuazione degli interventi di bonifica dei territori, attraverso uno strumento giuridico innovativo il Contratto Istituzionale di sviluppo. Sarà possibile finanziare il programma, oltre che con le disponibilità ordinarie, anche mediante l'utilizzo del Piano operativo regionale Campania 2007-2013 fondi strutturali , del Piano di Azione e Coesione, nonché mediante misure che saranno adottate nella programmazione dei fondi europei e nazionali a valere sulla programmazione 2014-2020. Introdotto il reato di combustione illecita di rifiuti. La norma ha l’obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, finora sanzionabili solo con contravvenzioni chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da 2 a 5 anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da 3 a 6 anni. Se i delitti sono commessi nell'ambito dell'attività di un'impresa, o comunque, di un'attività organizzata, la pena é aumentata di un terzo. Alla sentenza di condanna consegue la confisca dell'area sulla quale è commesso il reato, se di proprietà dell'autore o del compartecipe allo stesso, fatti salvi gli obblighi di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Informazioni sui terreni contaminati. Altra importante novità è sicuramente la previsione di obblighi informativi più incisivi al fine di porre in essere azioni preventive e punitive più tempestive se durante un’inchiesta si viene a sapere di un interramento di veleni, di uno sversamento illegale, i magistrati informeranno direttamente le istituzioni centrali e locali di quello che accade in modo tale da provvedere immediatamente all’adozione delle iniziative di competenza per esempio l’inibizione della distribuzione oppure le bonifiche .

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