Terminato il primo incontro sulla riforma del processo civile tra avvocatura, magistratura e Ministro della Giustizia, queste le dichiarazioni del Presidente dell’OUA Marino «E’ stato costruito un canale di comunicazione proficuo nella forma e positivo, pur con delle differenze di vedute, nella sostanza il confronto continuerà anche nelle prossime settimane con l’unico obiettivo di risolvere uno dei gravi problemi che affliggono il nostro Paese la lunghezza della durata dei processi e l’enorme contenzioso».
Le proposte dell’OUA. All’incontro in via Arenula con il Guardasigilli, l’OUA ha proposto un documento con osservazioni e proposte onde accelerale la giustizia processuale, nel merito Marino nega l’obbligatorietà della procedura di conciliazione preliminare, l’ipotesi di gratuità della prestazione legale, e conferma invece l’arbitrato endoprocessuale sui giudizi pendenti, valorizzando il ruolo dell’avvocato per ridurre il contenzioso. Inoltre – aggiunge - «Forte accordo anche con i magistrati sulle necessarie modifiche al ddl delega Cancellieri. Motivazione a pagamento e responsabilità solidale del difensore nelle cosiddette lite temerarie, per citare alcuni nodi irrisolti, sono punti sui quali anche il Ministro ha confermato la disponibilità ad una seria revisione». Restano maggiori invece, le distante riguardo il possibile innalzamento di competenze per i giudici di pace, forti perplessità arrivano anche dal mondo dell’avvocatura, in quanto se è vero che da un lato si sgraverebbero i giudici togati, dall’altro il rischio sarebbe quello di un aumento del contenzioso in appello. L’ok del CNF. Il CNF, presente all’incontro, ha ribadito l’importanza dell’introduzione di un sistema integrato di misure alternative al processo in tribunale, come la negoziazione tra le parti assistita dall’avvocato, la previsione di Camere arbitrali e altre forme innovative di istituti alternativi alla giurisdizione che vedono impegnata l’Avvocatura. Riforme in arrivo. L’OUA crede che, dunque, sia urgente avviare una riforma complessiva del settore, prevedendo un rafforzamento delle soluzioni alternative del contenzioso, che vedrebbero un maggiore coinvolgimento dell’avvocatura, quindi il disegno delega Cancellieri potrebbe concretamente cedere il passo ad un pacchetto di misure da subito in vigore.