La Camera sta esaminando lo schema del d.lgs. sull’accorpamento degli uffici del giudice di pace. Infatti, si va verso chiusura di 674 uffici. Oggetto della revisione sono esclusivamente gli uffici del giudice di pace dislocati in sede diversa da quella circondariale. Tra gli obiettivi anche la riduzione della spesa.
In attesa della revisione delle circoscrizioni dei tribunali. La Commissione Giustizia della Camera ha iniziato l’esame dello schema del d.lgs. del Governo che dovrebbe tagliare il numero degli uffici dei giudici di pace. L’accorpamento riguarderebbe 674 uffici. Successivamente è previsto anche l’esame del provvedimento sulla revisione delle circoscrizioni territoriali dei tribunali, questione che ha creato forti contrasti da parte degli addetti ai lavori. Effetti dello spending review. L’intervento in misura incisiva sull’assetto territoriale delle strutture giudiziarie ha l’obiettivo di realizzare il recupero delle risorse organiche, economiche e strumentali necessarie a garantire maggiore efficienza e funzionalità dell’intero sistema giudiziario. Nello specifico è prevista la soppressione degli uffici del giudice di pace dislocati in sedi diverse da quelle circondariali, 674 unità in totale, cioè pari all’80% del totale degli uffici esistenti. Contestualmente ci sarà la «ricollocazione dei magistrati onorari e del personale amministrativo nelle sedi di tribunale o di procura limitrofe o negli uffici del giudice di pace “circondariali” presso i quali sono trasferite le competenze degli uffici soppressi». 25 milioni di risparmio. Il risparmio di spesa stimato è pari a 25.652.621 euro l’anno, al netto delle spese connesse alla movimentazione di attrezzature, mobilio, archivi dagli uffici soppressi a quelli di destinazione.
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