Protocollo di Intesa contro il cyberbullismo fra il Garante Privacy e la Polizia Postale

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali sigla un protocollo di intesa al fine di rafforzare la collaborazione con la Polizia Postale nell’ottica dell’applicazione della legge n. 17/2017 in materia di cyberbullismo e al fine di fornire strumenti per una tutela tempestiva dei ragazzi che si rivolgono all’Autorità.

La legge n. 17/2017 in materia di cyberbullismo, una delle prime in Europa, riconosce all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali un ruolo di primo piano gli ultra quattordicenni e i genitori dei ragazzi possono rivolgersi all’Autorità Garante al fine di chiedere la rimozione dei contenuti lesivi presenti su internet. Il Garante deve intervenire con tempestività e deve fornire un riscontro entro 48 ore. Il Garante nello svolgimento di questo delicato compito ha deciso di rafforzare e consolidare la collaborazione con la Polizia Postale e ha siglato in data 13 gennaio 2018 uno specifico protocollo sottoscritto dal Presidente dell’Autorità Garante Antonello Soro e dal Capo della Polizia Direttore Generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli. Il protocollo è finalizzato sia a promuovere le azioni riparatorie su minori ritenuti vittime di atti di cyberbullismo come l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti a loro riferiti e diffusi in Rete sia ad educare i ragazzi ad un utilizzo consapevole e corretto del web. Occorre, in particolare, in questa materia così delicata e complessa rafforzare, secondo il Presidente dell’Autorità Garante, la tempestività degli interventi e fare sistema al fine di risolvere la carenza di risorse e le problematiche di carattere tecnico. A seguito del sopra citato protocollo il Garante può richiedere l'intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni nei casi in cui sia necessario identificare il titolare del trattamento o il gestore del sito internet o del social media dove sia stato pubblicato un contenuto informazioni, foto, video, ecc. ritenuto atto di cyber bullismo o sia necessario attuare le decisioni assunte. Il supporto della Polizia Postale sarà particolarmente utile al Garante Privacy nei casi di contenuti offensivi presenti su piattaforme o siti internet stabiliti all’estero, difficilmente raggiungibili e per i quali occorre una quantità di risorse umane e lavoro maggiore di quello che l’Autorità può mettere in campo. Reperire dati e informazioni. La Polizia Postale si occuperà pertanto, a seguito del presente protocollo, di reperire dati e informazioni sul titolare del trattamento o sul gestore del sito web o del social media, nonché delle eventuali ulteriori fonti web sulle quali siano stati divulgati i contenuti illeciti ed eventualmente di compiere le ulteriori azioni necessarie sulla base delle procedure e degli strumenti, anche al fine di consentire al Garante di intervenire opportunamente. Il protocollo ha come finalità la creazione di una rete di intervento coordinata e strutturata per fornire un aiuto veloce alle vittime del cyberbullismo. Al momento della presentazione del protocollo alla stampa sono stati comunicati alcuni dati recenti sulla diffusione del fenomeno del cyberbullismo ed è stato rappresentato come il fenomeno sia i crescita dalle 235 denunce del 2016, si è passati agli oltre 350 casi del 2017. Diversi di questi casi sfociano in fattispecie penali rilevanti es. stalking, furto di identità, diffamazione online etc Il protocollo conferma il ruolo delle due istituzione nell’organizzazione e avvio di iniziative educative in favore di minori e rafforza la progettazione di iniziative educative congiunte in favore dei minori e ulteriori attività anche nell'ambito della cooperazione europea e internazionale, sempre con l'obiettivo di prevenire e contrastare le violazioni alla disciplina in materia di cyber bullismo. Uno degli aspetti più positivi della legge sul cyberbullismo è la scelta di coniugare approccio preventivo e riparatorio, grazie alla promozione dell'educazione digitale e alla specifica procedura di rimozione dei contenuti lesivi della dignità del minore. L'Autorità Garante e la Polizia Postale sono impegnati in prima linea sul campo al fine di garantire tutela di una generazione tanto più iperconnessa quanto più fragile, se non adeguatamente responsabilizzata rispetto all'uso della rete. Il protocollo in esame costituisce uno strumento importante al fine di contrastare contenuti offensivi pubblicati on line su piccoli siti o in piattaforme non identificabili anche in vista dell’imminente giornata nazionale di prevenzione e contrasto del cyberbullismo prevista per il 7 febbraio. Occorre sottolineare che sta per essere emanato il decreto di istituzione del Tavolo tecnico per la prevenzione e contrasto del cyberbullismo che avrà il compito di attuare la legge in esame nell’ottica di responsabilizzazione dei grandi gestori della rete e di redigere un piano integrato per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo. L’educazione all’utilizzo consapevole di internet e l’alleanza fra scuola e famiglia costituiscono le pietre angolari nella prevenzione e contrasto del fenomeno del cyberbullismo che costituisce una piaga sociale nel nostro paese, un’epidemia silenziosa.