Istruzioni dall’INPS per il pagamento agli asili nido

Con il messaggio n. 14870 del 20 settembre 2013, l’INPS ha fornito alle strutture eroganti servizi per l’infanzia le istruzioni operative per ottenere il pagamento dei contributi riconosciuti alle madri lavoratrici per fronteggiare il costo di servizi di baby sitting e asili nido.

L’INPS ha così fornito alle strutture erogatrici dei servizi per l’infanzia asili nido le indicazioni operative per riscuotere il relativo pagamento a seguito del riconoscimento alle madri lavoratrici di un contributo per fronteggiare le spese della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati. Misure a sostegno della genitorialità. Come noto, infatti, per il solo triennio 2013 – 2015, in via sperimentale, con l’art. 4, comma 24, lett. b , L. n. 92/2012, è stato istituita una nuova misura per favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e per il sostegno alla genitorialità. Nello specifico, la madre lavoratrice può richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro i successivi undici mesi, in alternativa al congedo parentale - un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero - un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati. Per accedere al beneficio in parola, le madri lavoratrici che hanno scelto il beneficio del contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, hanno presentato apposita domanda in via telematica direttamente all’INPS, indicando l’asilo nido nel quale hanno iscritto il proprio figlio. L’Istituto di previdenza comunicherà a sua volta alle strutture interessate i nominativi delle madri lavoratrici beneficiarie e dei figli, nonché il numero di mesi di beneficio. Modalità operative. Agli asili nido il pagamento delle rette scolastiche sarà corrisposto fino ad un massimo di € 300,00 mensili per ogni mese di contributo concesso alla madre lavoratrice, per un periodo massimo di sei mesi. A tal fine, è necessario che l’asilo nido provveda all’invio direttamente all’ufficio prestazioni a sostegno del reddito della sede provinciale INPS territorialmente competente, della fattura riportante - il nominativo ed il codice fiscale della madre lavoratrice - il numero di mesi di servizio fruiti - il nome ed il codice fiscale del minore iscritto alla struttura. fonte www.fiscopiu.it

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