La trasparenza nelle Casse dei professionisti ...

Per tutti i professionisti l’iscrizione alla Cassa di riferimento è obbligatoria per legge. L’accesso ai documenti amministrativi nei confronti delle Casse previdenziali private che gestiscono la previdenza dei liberi professionisti è, in linea generale, da ritenersi ammissibile sia con riguardo all’attività diretta d’esercizio della funzione pubblica riconoscimento ed erogazione delle pensioni o esazione dei contributi ma anche in relazione all’attività privatistica che sia strumentale all’esercizio della funzione pubblica o che venga esercitata mediante procedimenti di evidenza pubblica.

In questo senso d tempo si è pronunciata la giurisprudenza amministrativa ex plurimis TAR Roma - Lazio, sezione III, 15 ottobre 2003, n. 8466 . La giurisprudenza ha chiarito che l’attività dei soggetti gestori di pubblici servizi, tra i quali di certo rientrano gli enti privati gestori della previdenza dei liberi professionisti, quando si manifesta nella gestione di interessi pubblici, rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 97 della Costituzione essa, pur se sottoposta di regola al diritto comune, è svolta, oltre che nell’interesse proprio, anche per soddisfare quelli della collettività e ha rilievo pubblicistico, sicché si deve attenere ai principi della trasparenza e del buon andamento ex plurimis Consiglio di Stato, Sezione VI, 30.05.2003, n. 3000 . Ne consegue che l’iscritto ha diritto di conoscere tutti gli atti della gestione amministrativa e finanziaria del suo ente di riferimento. Così il Presidente della Cassa Ragionieri Paolo Saltarelli Potrà apparire un paradosso, ma la crisi economica che ha investito l’Occidente ha generato un effetto positivo il tema della trasparenza come principio di gestione di un Istituto previdenziale ha acquisito un’attualità e un’urgenza finora troppo sopita. La trasparenza non può e non deve essere semplicemente una parola declinata ma il desiderio e l’inizio di un nuovo cammino nel rapporto con i colleghi. In un periodo in cui molte cose possono apparire poco comprensibili il richiamo alla trasparenza dell’azione è un valore irrinunciabile, da diffondere e soprattutto da difendere . Ma non basta. La busta arancione. Ogni Cassa dovrà al più presto inviare a tutti gli iscritti la famosa busta arancione” con le previsioni - della entità presumibile della pensione che ciascun professionista riceverà al momento del pensionamento - l'entità del rapporto di copertura tra la contribuzione versata e la pensione attesa. Se è poi vero che la FEDERAL RESERVE mette online anche le sue minute da Plus Il Sole 24 Ore del 16.11.2013, pag. 6 non si capisce perché gli Enti di previdenza non possano rendere pubblici tutti i processi decisionali che riguardano sia gli interventi di riforma dei propri assetti normativi che gli investimenti. Il numero dei delegati dovrà essere adeguatamente ridotto dato che ogni ente è in grado di rapportarsi ondine con i propri iscritti. Andranno promosse sinergie tra le Casse prodromiche a processi di accorpamento dato che 21 Casse per un milione e mezzo di professionisti costituiscono un lusso antieconomico. Tutte le riunioni dei Comitati dei Delegati e delle Commissioni potranno essere organizzate in video conferenza così da operare una drastica spending review sulle ingenti spese di viaggi e soggiorno a tutto vantaggio della sostenibilità della gestione. Bisogna dare atto alla Cassa degli Psicologi di voler intraprendere questo percorso virtuoso che, speriamo, possa essere imitato da tutte le altre Casse perché l’obbligatorietà dell’iscrizione impone che le Casse siano una casa di vetro vocata alla massima trasparenza nei confronti degli iscritti tutto ondine sui rispettivi siti diversamente, il fondamento stesso della obbligatorietà dell’iscrizione, potrà essere messo in discussione.