Primo semaforo verde del Ministero: il mondo penale cambia volto

Il Ministero della Giustizia ha presentato delle nuove linee guida che indicano la rotta da seguire nella prossima riforma in campo penale. Tra le proposte, da segnalare l’introduzione, a lungo attesa, del reato di autoriciclaggio, l’ampliamento del falso in bilancio, oltre al potenziamento nella lotta a reati contro la P.A. e a criminalità organizzata.

Nuove linee guida. In seguito alla presentazione dei 12 punti per la riforma della Giustizia nel corso del Consiglio dei Ministri del 30 giugno, il Ministero della giustizia ha compiuto un passo in avanti, pubblicando delle linee guida per la riforma in campo penale. Autoriciclaggio al via. Semaforo verde per l’introduzione del reato di autoriciclaggio. Verrà perseguito l’autore di un delitto, non colposo, che sostituisca, trasferisca o impieghi denaro, beni o altre utilità provenienti da tale delitto in attività di carattere imprenditoriale o finanziario. L’obiettivo è di reprimere le diverse forme di reinvestimento in attività imprenditoriali dei proventi di reato, in un’ottica direttamente funzionale al contrasto ai patrimoni illeciti. Questa proposta dovrà, però, essere coordinata con altre già all’esame del Parlamento infatti, il ddl sulla voluntary disclosure da una parte, ed il ddl anti-corruzione presentato dal Presidente del Senato Grasso dall’altra contemplano già delle disposizioni in materia di autoriciclaggio. Potenziamento del falso in bilancio. Inoltre, il falso in bilancio cambierà forma secondo il Ministero, è da garantire, mediante l’eliminazione delle «zone d’ombra e di non punibilità» ancora presenti, a tutti i soggetti interessati come creditori, soci e lavoratori una fedele rappresentazione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale delle singole società. Per rafforzare tale proposito, l’intenzione è di ampliare i presupposti per la confisca allargata, applicabile ai soggetti condannati in relazione a determinate ipotesi di reato ed in riferimento ai beni di cui gli stessi siano titolari senza poterne giustificare la provenienza e la cui entità sia sproporzionata rispetto al loro reddito. Un esempio riguarda l’applicazione di questa normativa anche in presenza di reati-presupposto, tra cui il traffico illecito di rifiuti. Concussione. Per quanto riguarda il reato di concussione, non sfuggiranno alle sanzioni gli incaricati di pubblico servizio si estende così la norma anche ad altri soggetti, che svolgono comunque compiti di interesse pubblico. Nelle ipotesi di reati più gravi contro la Pubblica Amministrazione, l’esercizio dell’azione penale dovrà essere comunicato immediatamente alla nuova Autorità Nazionale anticorruzione ed alla Corte dei Conti, anche qualora non sia stato causato un danno diretto per l’erario. In più, per i reati di corruzione, gli strumenti di indagine saranno gli stessi previsti per il contrasto alla criminalità organizzata. Tribunali al risparmio. Verrà estesa la possibilità di ricorrere alla partecipazione a distanza al processo penale del soggetto detenuto fuori dalla circoscrizione del giudice, mediante la videoconferenza. Se il soggetto si trova in carcere per reati di particolare gravità, come quelli per criminalità organizzata, la partecipazione a distanza sarà possibile anche qualora il procedimento riguardi fatti diversi e meno gravi. Ciò, in un’ottica di risparmio di spesa e di tutela dell’ordine pubblico. Mafia. Infine, verranno ulteriormente inasprite le sanzione per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso.