Legittimo impedimento per gravidanza e proroga di un anno per l’iscrizione all’albo dei cassazionisti per anzianità

Nella legge di stabilità, oltre alle norme sull’equo compenso degli avvocati e non solo e sulle notificazioni a mezzo posta, vi sono altre novità che riguardano l’attività professionale dell’avvocato.

Gravidanza e legittimo impedimento. La prima novità consiste nella previsione di un’ipotesi di legittimo impedimento per l’avvocato in stato di gravidanza tanto nel processo civile che in quello penale. Quanto al processo civile, il legislatore ha modificato l’articolo 81-bis delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitori prevedendo che quando il difensore documenta il proprio stato di gravidanza, il giudice, ai fini della fissazione del calendario del processo ovvero della proroga dei termini in esso previsti, tiene conto del periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi successivi. La disposizione del primo periodo si applica anche nei casi di adozione nazionale e internazionale nonché di affidamento del minore avendo riguardo ai periodi previsti dall’articolo 26 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 . Resta fermo che, in ogni caso, dall’applicazione non può derivare grave pregiudizio alle parti nelle cause per le quali è richiesta un’urgente trattazione . Quanto al processo penale viene introdotto un comma 5- bis all’art. 420- ter c.p.p. . in base al quale il difensore che abbia comunicato prontamente lo stato di gravidanza si ritiene legittimamente impedito a comparire nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi ad esso . Società tra avvocati. Il legislatore ha introdotto all’articolo 4- bis , legge n. 247/2012 due commi proprio riguardo alle società tra avvocati. Il comma 6- bis riguarda un aspetto che riguarda la denominazione delle società e l’applicazione del contributo per la cassa forense. Ed infatti, le società di cui al comma 1, in qualunque forma costituite, sono tenute a prevedere e inserire nella loro denominazione sociale l’indicazione società tra avvocati” nonché ad applicare la maggiorazione percentuale, relativa al contributo integrativo di cui all’articolo 11 della legge n. 576/1980, su tutti i corrispettivi rientranti nel volume di affari ai fini dell’IVA tale importo è riversato annualmente alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense . Il comma 6- ter prevede, poi, che la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, con proprio regolamento da emanare entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, provvede a definire termini, modalità dichiarative e di riscossione, nonché eventuali sanzioni applicabili per garantire l’applicazione delle disposizioni del comma 6- bis . Il regolamento di cui al primo periodo è sottoposto ad approvazione ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera a , del decreto legislativo 30 giugno1994, n. 509 . Albo dei cassazionisti. È stata, inoltre, prevista un’ulteriore proroga del precedente regime di accesso all’albo dei cassazionisti tramite il criterio di anzianità di dodici anni di iscrizione all’albo potranno, quindi, iscriversi all’albo coloro i quali avranno maturato i requisiti entro il 9 febbraio 2019. Ed infatti, al comma 4 dell’art. 22, legge n. 247/2012, la parola cinque è sostituita dalla parola sei viene quindi differito ancora il termine decorso il quale l’unico canale di accesso all’albo dei cassazionisti sarà unicamente il superamento di un esame ad hoc . Competenza dei Tribunali di Trapani e Santa Maria Capua Vetere. Il comma 458, infine, prevede a modificare la competenza territoriale dei tribunali di Trapani e Santa Maria Capua Vetere con riferimento alle misure di prevenzione personali e patrimoniali di cui al codice Antimafia d.lgs. 159/2011 e ss.mm.ii. . È stato così previsto che i tribunali di Trapani e di Santa Maria Capua Vetere sono competenti per l’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali proposte in relazione a coloro che dimorino nel territorio, rispettivamente, delle province di Trapani e di Caserta in deroga alla regole generale secondo cui la competenza per l'adozione delle misure di prevenzione spetta al tribunale del distretto.