Le rappresentanze dell’avvocatura si sono recate giovedì 31 luglio al Ministero della Giustizia per discutere la proposta dell’Esecutivo di istituire dei nuovi e speciali Tribunali della Famiglia. Critica l’OUA, che, invece, suggerisce la costituzione di una sezione specializzata presso i tribunali ordinari.
Nuovo appuntamento. Giovedì 31 luglio si è svolto un incontro tra il Ministero della Giustizia e le rappresentanze dell’avvocatura sul tavolo le proposte di riforma, da parte del governo, del Tribunale dei Minori e della Famiglia. Il segretario dell’OUA Paolo Maldari ha partecipato all’incontro, con lo scopo di consegnare un documento riassuntivo di osservazioni e proposte, frutto del lavoro della Commissione Famiglia e Minori dell'OUA. La reazione semi positiva dell’OUA. Maldari ha espresso una moderata soddisfazione sul colloquio «l’incontro è stato proficuo e tutte le associazioni hanno dato contributi utili alla riforma». Tuttavia, ha voluto rimarcare le preoccupazioni già espresse in più occasioni dagli avvocati, che vedono in pericolo una tutela efficace dei minori, dei cittadini e della famiglia sia in relazione al sistema vigente, sia per alcune delle ipotesi di riforma prospettate dall'Esecutivo « Così non funziona! L'Oua, ma non solo, lo denuncia da anni eppure la strada prospettata dal Governo prosegue nel solco errato della perpetuazione dei costosi e inefficienti Tribunali per Minori in barba anche a quella spending review che recentemente ha portato, invece, alla chiusura di altri 1000 uffici giudiziari ». Nel mirino, l’idea di istituire un’ulteriore, diversa e nuova struttura con competenze speciali «non si comprende per quali motivi si debba scardinare l’attuale sistema di tutele dei diritti civili, dei minori e della persona avanti al Giudice Ordinario, che, nonostante l’ampliamento delle competenze a seguito della l. numero 219/2012 e del recente d.lgs. numero 154/2013, si sta adattando all’impatto di tale modifica». La proposta. A giudizio dell’OUA, «la creazione di un siffatto Tribunale della Famiglia con competenza speciale e autonoma rispetto alla generale competenza del Giudice Ordinario, con sede centrale collocata nel capoluogo distrettuale e articolazioni nei circondari, e quindi autonomo e lontano dal Tribunale circondariale, potrà determinare ulteriori e nuovi problemi di competenza e connessione, a danno della famiglia e dei minori». Per questo, la proposta dell’Organismo è di istituire una sezione specializzata presso i Tribunali ordinari «ovvero idonea tabellarizzazione nei Tribunali più piccoli, nell'Ordinaria sede circondariale. Così si garantirebbe una risposta di prossimità a tutti i problemi inerenti la famiglia affidati ai giudici togati».
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