Il Sindaco omette di prendere provvedimenti per porre rimedio al problema dei rumori dei locali notturni rischia di essere condannato per omissione di atti d'ufficio.
Il Sindaco non prende provvedimenti contro i rumori dei locali notturni e il gip decide di non dover procedere. La Corte di Cassazione, con sentenza numero 24022 del 15 giugno, ha annullato con rinvio tale decisione e ora, il Sindaco, rischia di essere rinviato a giudizio per omissione di atti d'ufficio. Il caso. Un cittadino calabrese voleva sapere dal Comune quali provvedimenti erano stati adottati contro i locali di musica dal vivo che disturbavano il vicinato. Il gip del Tribunale di Castrovillari dichiarava non doversi procedere, per non aver commesso il fatto, nei confronti del Sindaco in ordine al reato di omissione di atti d'ufficio, riguardanti il fenomeno dell'inquinamento acustico generato dai locali. articolo 81, 328, comma 1 e 2, c.p. . Il giudice, richiamando vecchie delibere e ordinanze sindacali, riteneva non sussistente l'ipotesi criminosa di indebito rifiuto di compiere atti d'ufficio. Osservava, altresì, che il segretario comunale aveva risposto alla richiesta fatta dal cittadino, fornendo i dati richiesti e scusandosi del ritardo. Si riteneva, quindi, insussistente anche il secondo capo di accusa in merito al ritardo della risposta.Il Procuratore della Repubblica propone ricorso per cassazione contro tale decisione.Gli atti risalenti nel tempo non scriminano la condotta del Sindaco. La Corte Suprema ritiene fondato il primo motivo di ricorso. Il gip, in realtà, si è pronunciato sull'innocenza del sindaco basandosi su vecchie delibere e ordinanze e non sull'attività doverosa che l'imputato avrebbe dovuto svolgere per porre rimedio al fenomeno di inquinamento acustico o nel contrastarlo. In più, la stessa Corte ricorda che il gip non deve pronunciarsi sull'innocenza dell'imputato, ma sull'utilità o meno del dibattimento. Non è compito del gip valutare l'innocenza dell'imputato, ma deve solo fare una previsione di inutilità del dibattimento per giustificare una sentenza di non luogo a procedere.Il cittadino che richiede il compimento degli atti alla P.A. deve averne interesse. Nel caso in esame, il cittadino richiedente, non risulta avere nessun interesse specifico, in quanto non si rinviene nessuna situazione giuridica soggettiva a sostegno della sua richiesta di accesso agli atti. Pertanto, i giudici con l'ermellino annullano la sentenza limitatamente al capo A e rinviano al Tribunale che dovrà decidere se il Sindaco dovrà essere rinviato a giudizio oppure no.