Necessario un quadro d’insieme: il CNF chiede agli Ordini quante domande hanno ricevuto e accolto

Il Consiglio Nazionale Forense, con la circolare numero 10 del 28 maggio 2013, ha chiesto ai vari Ordini territoriali di comunicare il numero delle domande di iscrizione nella sezione speciale dell’albo degli avvocati stabiliti, ex articolo 6 del d.lgs. 96/2001, ricevute a partire dal 1° gennaio 2012 ad oggi precisando lo Stato UE di provenienza, in particolare se dalla Romania, Paese rispetto al quale il Ministero della Giustizia ha avviato una «indagine».

Abogados& amp co Il tema è oggi fortemente dibattuto. La libera circolazione dei lavoratori, nonché il riconoscimento dei titoli, sono diritti garantiti all’interno dell’Unione Europea. Ma il numero degli avvocati, in Italia, oggi è particolarmente elevato. Tutti sono d’accordo che è necessario frenare quelle pratiche volte a sfruttare tali garanzie con sotterfugi, con la finalità di aggirare l’esame di Stato interno, che evidentemente costituisce un passaggio più difficile, al fine di ottenere il titolo di avvocato, rispetto a quello di altri Paesi europei, non ultimi Spagna e Romania. Avvocati stabiliti definizione. Nell’allegato alla circolare numero 10, il CNF ricorda che, ai sensi dell’articolo 3, d.lgs. numero 96/2001, «l’avvocato stabilito è il cittadino di uno degli Stati membri dell'Unione europea che esercita stabilmente in Italia la professione di avvocato con il titolo professionale di origine ed è iscritto nella sezione speciale dell'albo degli avvocati, mentre l’avvocato integrato è il cittadino di uno degli Stati membri dell'Unione europea che ha acquisito il diritto di utilizzare in Italia il titolo di avvocato». Il Ministero della Giustizia vuole approfondire la questione Romania. Il 23 aprile 2013, il Ministero della Giustizia ha chiesto di conoscere il numero delle domande di iscrizione nella sezione speciale dell’albo degli avvocati stabiliti ai sensi del d.lgs. numero 96/2001 direttiva 98/5/CE presentate dal 1° gennaio 2012 ad oggi da cittadini che abbiano conseguito il titolo di avvocato in Romania e l’esito delle stesse. La circolare numero 10. Il CNF chiede ai Presidenti di tutti gli Ordini forensi, di inviare questi dati, al fine di «evadere la richiesta del Ministero». Un quadro generale della situazione. Il 24 maggio 2013, il CNF ha deliberato di procedere ad una verifica generale dello stato di applicazione della direttiva 98/5/CE e del d.lgs. 96/2001 di attuazione. Per questo, con l’occasione, chiede anche che gli vengano trasmessi da qualsiasi Stato provengano, specificandolo il numero delle domande di iscrizione ed il relativo esito, il numero complessivo dei soggetti iscritti nella sezione speciale dell’albo degli avvocati stabiliti e, se possibile, il numero degli avvocati integrati nell’albo ordinario a seguito dell’esercizio professionale con il titolo di origine per 3 anni articolo 12 e 13 D.lgs. 96/2001 . L’obiettivo. In tal modo, il Consiglio Nazionale Forense potrà ottenere «un quadro d’insieme circa l’applicazione della normativa in materia di diritto di stabilimento, tema tra l’altro oggetto di indagine della Commissione europea in questi mesi».

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