Nuove regole per le spese di giustizia da rimborsare ai Comuni e un «basta» alle incompatibilità presso Enti pubblici

Venerdì 31 gennaio 2014, dalle 12.45 alle 14.45, si è tenuto il Consiglio dei Ministri n. 47. Diversi i provvedimenti approvati durante la riunione. Da sottolineare, oltre al disegno di legge in materia di incompatibilità presso enti pubblici nazionali, in particolare per presidenti e amministratori, e al ddl a sostegno del Made in Italy, al fine di garantire qualità dei prodotti in commercio a tutela del consumatore e della leale concorrenza, è stato approvato anche un regolamento che modifica il d.p.r. n. 187/1998, per ridefinire le procedure e i limiti dei contributi da rimborsare ai Comuni che hanno sostenuto spese per il funzionamento degli uffici giudiziari .

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione tenutasi lo scorso 31 gennaio, ha approvato un disegno di legge, che verrà trasmesso al Parlamento con procedura d’urgenza, contenente disposizioni in materia di incompatibilità presso enti pubblici nazionali, in particolare per presidenti e amministratori. Lacune colmate in materia di incompatibilità negli enti pubblici. Tale provvedimento ha il compito di colmare una lacuna normativa disciplinando il regime di incompatibilità per tutte le posizioni di vertice degli enti pubblici nazionali, prevedendo in particolare un regime di esclusività volto a prevenire situazioni di conflitto di interesse negli enti di notevole rilevanza . In sostanza, è previsto che in relazione all’importanza degli enti e alla loro sfera di attività, il presidente e gli amministratori degli enti pubblici nazionali non potranno rivestire la carica di amministratori o componenti degli organi di controllo e revisione in enti e società né esercitare attività imprenditoriali o commerciali o intrattenere rapporti di lavoro. Inoltre – si legge nel comunicato del cdm - è previsto che il presidente e gli amministratori degli enti pubblici nazionali non possano esercitare attività professionale o di consulenza, in materie connesse con l’ambito di competenza dell’Ente di appartenenza . Sostegno al Made in Italy. Un altro disegno di legge approvato dal Consiglio è in merito alle nuove disposizioni per il sostegno al Made in Italy, la semplificazione, la competitività e la riorganizzazione del settore, collegato alla legge di stabilità 2014. Prima novità introdotta è la creazione di un marchio per il Made in Italy agroalimentare, che contribuirà a rendere più semplice per i consumatori di tutto il mondo il riconoscimento dei prodotti autenticamente italiani. Si tratterà di un marchio privato, facoltativo e in linea con la normativa europea e potrà dare un decisivo contributo alla lotta alla contraffazione e all’ Italian sounding , che producono un danno all’export italiano di circa 60 miliardi di euro. Ad istituire un credito di imposta per le aziende che investano in infrastrutture logistiche e distributive all’estero per i prodotti italiani è lo stesso provvedimento, così da colmare l’assenza di forti piattaforme distributive italiane fuori dai confini nazionali. Bisogna intervenire sui controlli Il Governo, sul fronte della semplificazione, ha fatto sapere che bisogna intervenire sui controlli, attraverso un rafforzamento del coordinamento delle attività degli organi di vigilanza, il divieto della duplicazione degli accertamenti e l’interscambio di dati informatici sotto il coordinamento delle prefetture . In questa maniera si garantisce l’efficacia del controllo , aumentando il numero di aziende che verranno controllate, evitando sovrapposizioni e andando incontro alle esigenze produttive delle imprese. Il risultato, in pratica, sarà la possibilità di aprire un’attività agricola in tempi più rapidi, considerato che il termine per il silenzio assenso per i procedimenti amministrativi è stato tagliato di due terzi, passando da 180 a 60 giorni, con una piccola rivoluzione per le start-up agricole . Competitività si completa l’intervento iniziato con il decreto ‘Destinazione Italia’. Al fine di aumentare la competitività del comparto agroalimentare italiano nel suo complesso sono fissati interventi di sostegno su vari fronti. L’obiettivo dell’Esecutivo è quello di sostenere le piccole e micro imprese condotte da under 40 attraverso mutui agevolati che consentano investimenti nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, alleviando i problemi di accesso al credito. Sono altresì previsti finanziamenti per l’innovazione tecnologica nel settore primario, sostegno all’agricoltura sociale e ai prodotti a filiera corta, oltre all’allineamento dell’ordinamento nazionale agli orientamenti comunitari in materia di gestione del rischio in agricoltura e di regolazione dei mercati. Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il riordino – fa sapere il Consiglio - risponderà a criteri di efficienza, di valorizzazione delle professionalità e prevede la destinazione del 50% dei risparmi di spesa generati per il finanziamento di politiche a favore del settore agroalimentare . Contabilità degli Enti territoriali. Il Consiglio, poi, ha approvato uno schema di decreto legislativo correttivo e integrativo del d.lgs. n. 118/2011, concernente Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2, legge n. 42/2009. In particolare, il decreto promuove l’individuazione di regole contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato la definizione di una tassonomia per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio per le amministrazioni pubbliche tenute al regime di contabilità civilistica l’adozione di comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale e relativi conti satellite l’affiancamento, ai fini conoscitivi, al sistema di contabilità finanziaria, di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale la definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai programmi del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni alle diverse amministrazioni. Spese per il funzionamento degli uffici giudiziari rimborso ai Comuni? Approvato anche un regolamento che modifica il d.p.r. n. 187/1998, per ridefinire le procedure e i limiti dei contributi da rimborsare ai Comuni che hanno sostenuto spese per il funzionamento degli uffici giudiziari . Con separato decreto, per ciascun ufficio giudiziario, al fine di evitare differenze di costi tra comuni per gli stessi servizi, nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e in linea con l’azione di spending review messa in campo dal governo , – si legge nel comunicato – sarà definito il criterio del costo standard. Lo scopo è quello di rendere la spesa più facilmente controllabile da parte dell’amministrazione della giustizia, incentivando allo stesso tempo prassi virtuose di corretta gestione dei flussi finanziari, mediante un adeguato controllo delle spese rimborsabili. Uno sguardo oltre confine In materia internazionale, invece, sono 3 i disegni di legge approvati per la ratifica di alcuni atti internazionali. Il primo è il Trattato fra l’Italia e la Cina in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale il secondo è il Trattato di estradizione fra l’Italia e la Cina, in linea con il programma di Governo di rafforzamento della cooperazione giudiziaria penale per il contrasto al crimine transnazionale infine, c’è il Protocollo di modifica della Convenzione relativa ai trasporti internazionali ferroviari del 9 maggio 1980.