L’autista che deve frequentare il corso di formazione periodica per il rinnovo quinquennale della carta di qualificazione del conducente può iscriversi prima della scadenza del titolo e ottenere una ricevuta che lo abilita alla circolazione al massimo per 3 mesi.
All’esito dell’istruttoria però la patente professionale non potrà mai avere una durata superiore a 5 anni. Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti con la circolare numero 18734 del 3 settembre 2014. La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia perché di fatto attualmente la normativa permette all’interessato di iscriversi troppo anticipatamente al corso di aggiornamento ottenendo all’esito un rinnovo prolungato oltre a cinque anni della carta di qualificazione. Niente più patenti professionali con validità superiore a 5 anni. Per armonizzare la disciplina nazionale, specifica la nota centrale, è in corso di formalizzazione un decreto ad hoc , ma intanto non potranno più essere rilasciate patenti professionali con validità superiore a 5 anni. Il termine di validità quinquennale, specifica il ministero, d’ora in poi verrà infatti calcolato dalla data di presentazione dell’istanza di rinnovo all’ufficio della motorizzazione. Per evitare disservizi all’utenza «si dispone che il titolare di qualificazione cqc che ha presentato istanza di rinnovo di validità della stessa prima della sua scadenza, possa esercitare l’attività professionale, sul territorio nazionale, con la ricevuta di presentazione dell’istanza vidimata dall’ufficio motorizzazione civile, nelle more del rilascio del documento rinnovato, che deve avvenire improrogabilmente entro tre mesi dalla presentazione della richiesta». In buona sostanza l’interessato potrà circolare per qualche tempo anche con la patente professionale scaduta purché munito del permesso provvisorio di circolazione regolarmente vidimato.
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