Poste Italiane potrà essere privatizzata al 40%, Enav al 49%

Venerdì 16 maggio 2014, alle ore 12.10, si è riunito il Consiglio dei Ministri numero 16 del Governo Renzi. Tra i provvedimenti adottati dal Consiglio, spiccano i due decreti del Presidente del Consiglio che determinano i criteri per la privatizzazione e le modalità di alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze del capitale di Poste italiane s.p.a e ENAV s.p.a., rispettivamente fino al 40% e al 49%.

Privatizzazione di Poste Italiane S.p.A e Enav S.p.A Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 12.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Dopo che le Commissioni parlamentari hanno reso i pareri, sono stati definitivamente approvati i 2 decreti del Presidente del Consiglio, su proposta sua e del Ministro dell’Economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan, che determinano i criteri per la privatizzazione e le modalità di alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze del capitale di Poste italiane s.p.a e ENAV s.p.a., rispettivamente fino al 40% e al 49%. In particolare, si stabilisce che, per quanto riguarda Poste Italiane «viene regolamentata l’alienazione di una quota della partecipazione non superiore al 40%, disponendo che tale cessione - che potrà essere effettuata anche in più fasi – si realizzi attraverso un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali. Lo schema di decreto, inoltre, prevede che, al fine di favorirne la partecipazione all’offerta, potranno essere previste per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di quote dell’offerta riservate tranche dell’offerta riservata e lotti minimi garantiti e/o di prezzo ad esempio, come in precedenti operazioni di privatizzazione, bonus share maggiorata rispetto al pubblico indistinto e/o di modalità di finanziamento». Per quanto riguarda Enav, invece, è prevista la cessione di una quota che assicuri il mantenimento in capo allo Stato di una quota di controllo assoluto 51% . L’operazione – viene chiarito nel decreto - potrà essere effettuata anche in più fasi, ricorrendo, anche congiuntamente, a un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti di Enav e delle sue controllate, e/o a investitori italiani e istituzioni , e/o a una trattativa diretta da realizzare attraverso procedure competitive e comunque assicurando che non insorgano situazioni di conflitti di interessi. Anche per Enav sono previsti incentivi per i dipendenti in caso di offerta pubblica di vendita. La delibera del Consiglio dei Ministri prevede comunque l’offerta pubblica quale percorso prioritario da perseguire, in presenza di un adeguato contesto di mercato». Progetto di trasferimento della Costa Concordia. Durante l’ora e mezza di Consiglio dei Ministri, è stata data attuazione al Regolamento europeo numero 2173/2005 del 20 dicembre 2005, relativo all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunità europea. Inoltre, il Consiglio ha deliberato di avviare la procedura per l’esame e l’approvazione del progetto per il trasferimento del relitto della nave Costa Concordia presso un porto idoneo individuato per il successivo smaltimento e fissazione del termine per lo svolgimento della Conferenza di servizi decisoria. Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 13.35.