PCT, l’obiettivo è doppio: diminuire le lungaggini e i costi dei processi

Il 7 luglio l’Organismo Unitario dell’Avvocatura è intervenuto in Commissione Giustizia, che ha espresso, a voce del proprio segretario, le perplessità e la critiche in riferimento al ddl di conversione di riforma della pubblica amministrazione. Giudizio positivo sulla riforma da poco entrata in vigore del processo civile telematico, benché presenti problemi che debbano essere affrontati il prima possibile. Giudizio, invece, negativo rispetto all’aumento del contributo unificato dovendo avere il PCT come obiettivo quello di ridurre, non solo le lungaggini dei procedimenti, ma anche quello di diminuirne i costi e alla chiusura delle sezioni distaccate dei TAR.

Il 7 luglio, in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ha preso parola il segretario dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Paolo Maldari, in riferimento al ddl di conversione di riforma della pubblica amministrazione. Chiarissimo il punto di vista dell’Organismo sì ad un confronto per collaudare il nuovo processo civile telematico, a patto che si intervenga sulla criticità che stanno emergendo sul territorio no all’aumento del contributo unificato. Quali criticità da risolvere nel PCT? Da risolvere, primo fra tutti, il problema della disparità e della disomogeneità con cui si è sviluppato il nuovo processo civile telematico. Sono ancora molte le differenze tecnologiche presenti nelle diverse realtà del Paese. Se da un lato si trovano uffici giudiziari ad uno stato avanzato di sviluppo e realizzazione del PCT, dall’altro si trovano uffici giudiziari in cui l’informatizzazione è ancora agli albori. Le migliorie devono essere fatte il prima possibile, onde evitare confusione e disagi per cittadini, avvocati e magistrati. E’ soprattutto necessario assicurare il buon funzionamento del sistema, andando a porre in essere una vera procedura di snellimento dei procedimenti. L’OUA a riguardo si è espresso in maniera molta critica verso la riduzione dell’orario di apertura delle cancellerie, che potrebbe causare rallentamenti. Netta opposizione all’aumento del contributo unificato. Il segretario OUA ha tenuto a precisare che il PCT, invece che portare ad un aumento, dovrebbe condurre ad diminuzione del contributo unificato. Tale aumento non può difatti trovare giustificazione nella riduzione delle entrate per la riduzione delle copie. Obiettivo della riforma dovrebbe essere infatti quello di eliminare, o comunque diminuire, i costi inutili, forfettari e anacronistici per accedere alla macchina giudiziaria. Chiara contestazione alla chiusura delle sezione distaccate TAR. Altra presa di posizione da parte dell’OUA irrazionale eliminare gli uffici dei grandi capoluoghi di provincia, che gestiscono grandi porzioni del contenzioso, contrassegnate, per di più, da un elevato livello di efficienza.