Pollice alzato da parte di OUA e CNF per gli incontri con il Guardasigilli

Pomeriggio intenso per il neo Ministro Orlando, tra question time alla Camera e colloqui con i rappresentanti dell’avvocatura. Positivi i riscontri delle parti in causa, le quali hanno condiviso l’intenzione di costituire un tavolo di consultazione per dare origine ad una riforma della giustizia finalmente condivisa.

L’appuntamento. Ieri pomeriggio, il Ministro Orlando ha ricevuto, in due incontri separati, le rappresentanze di OUA e CNF, guidate, rispettivamente, da Nicola Marino e Guido Alpa. L’intenzione era quella di ascoltare le proposte di un settore, che, proprio poche settimane fa, manifestava e scioperava contro le inefficienze della macchina giudiziaria. Le promesse in Parlamento. Queste riunioni sono state precedute da un intervento alla Camera dei Deputati per il question time, in cui Orlando annunciava una valutazione in corso per integrare e armonizzare il provvedimento varato su iniziativa dell’allora Ministro Cancellieri. L’intenzione è quella di promuovere una serie di provvedimenti che incentivino la risoluzione stragiudiziale delle controversie, in modo da incidere significativamente sul numero di contenziosi, tra cui l’introduzione di istituti come la camera arbitrale dell’avvocatura e la procedura di negoziazione assistita da avvocati. Il tavolo di lavoro. Questi provvedimenti non verranno, però, presi in solitudine. Come promesso ai rappresentanti degli avvocati, l’idea è di costituire un tavolo di consultazione e concertazione con l’Avvocatura per programmare una riforma della giustizia organica e condivisa. Le reazioni. Evidente la soddisfazione dei Presidenti Marino e Alpa, i quali hanno anche incassato l’impegno, da parte di Orlando, alla pubblicazione celere dei nuovi parametri forensi, come modificati dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato. A tempi brevi, inoltre, arriverà anche la pubblicazione dei regolamenti ministeriali mancanti, compresi quelli sul tirocinio e le specializzazioni, per l’attuazione della riforma forense. Nonostante i numerosi ed enormi problemi del settore, tra cui l’aumento delle spese dei cittadini, la corrispondenza dei compensi all’impegno professionale e l’inefficace revisione della geografia giudiziaria, entrambi si dimostrano molto fiduciosi ed ottimisti riguardo alla possibilità di un dialogo che le precedenti Amministrazioni avevano praticamente soppresso. Siamo ancora alle parole, ma forse, finalmente, Avvocatura e Ministero hanno trovato un obiettivo comune su cui puntare. Il colloquio con Vietti. Ieri si è svolto anche un incontro tra la stessa delegazione dell’OUA ed il Vice Presidente del CSM Michele Vietti. Anche in questo caso, Nicola Marino si è espresso positivamente, affermando di aver finalmente riannodato i fili del dialogo. Gli argomenti di confronto hanno riguardato la qualificazione della magistratura ed il numero troppo alto di sentenze riformate, il bilancio negativo del filtro in appello e del rito Fornero, ma soprattutto il punto della pari dignità tra magistrati e avvocati.