E’ stato pubblicato il decreto legge del 17 febbraio 2017, numero 13, rinvenibile in G.U. del 17 febbraio 2017, numero 40, per l’accelerazione dei procedimenti relativi al riconoscimento dello status di rifugiati.
A causa dell’aumento dei procedimenti relativi alla procedura di riconoscimento della condizione di rifugiati politici, il Consiglio dei Ministri numero 12, di una settimana fa, ha approvato il decreto legge 17 febbraio 2017, numero 13, che riporta “Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale”. Nuovi giudici. Saranno costituite delle sezioni specializzate «in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea» presso i Tribunali ordinari di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Napoli, Torino e Venezia, «senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica né incrementi di dotazioni organiche». La Scuola superiore della magistratura organizza corsi di formazione per i magistrati che intendono acquisire una particolare specializzazione in materia. In cosa consiste la semplificazione. Il cuore della nuova disciplina, comunque, è costituito dalla previsione di una videoregistrazione obbligatoria del colloquio personale dell’interessato dinanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Questa videoregistrazione deve poi essere messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per la valutazione. Inoltre il procedimento, in camera di consiglio, può essere deciso solo una volta che il giudice abbia preso visione del video. Altra novità di non poco conto è che, decorsi 4 mesi della presentazione del ricorso, il Tribunale decide sulla base degli elementi disponibili. Il decreto, però, sarà impugnabile solo con ricorso in Cassazione. Questo, di fatto, comporta la cancellazione di un grado di giudizio.
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