Per garantire una “pacifica convivenza” tra proprietari e inquilini, Confedilizia e tre sindacati dell’inquilinato – Sicet, Sunia e Uniat – hanno siglato ieri la nuova tabella di ripartizione spese tra locatore e conduttore, la quale recepisce, di fatto, le novità normative e tecnologiche come il cablaggio dei condomini, i sistemi di videosorveglianza e l’istallazione di antenne satellitari. Per utilizzarla, basta richiamarla espressamente nel contratto di locazione, citando il numero di registrazione. Si apre, così, un momento di confronto costruttivo nei, finora controversi, rapporti condominiali, con la speranza di «ridurre il contenzioso e la morosità».
Soluzione attesa da tempo. Uno «strumento che dà soluzione a una miriade di problematiche di rapporto tra inquilini e proprietari» e che «negli ultimi anni ha ricevuto molti apprezzamenti fino ad essere stata inserita dal Ministero dei lavori pubblici come riferimento per gli accordi di affitti agevolati» con queste parole, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, plaude alla nuova tabella di ripartizione spese tra locatore e conduttore, siglata ieri con i sindacati dell’inquilinato, Sicet, Sunia e Uniat. Una riforma necessaria, soprattutto – a detta di Daniele Barbieri, segretario generale della Sunia – «nella particolare fase economica, di notevole difficoltà per le famiglie» in cui «serve una rinnovata attenzione, anche alla luce della riforma del condominio, alla trasparenza e alla regolare rendicontazione da parte degli inquilini». Manutenzione agli inquilini, parti elettriche al proprietario. Il documento recepisce i frutti dell’innovazione tecnologica, quali come il cablaggio dei condomini, i sistemi di videosorveglianza e l’istallazione di antenne satellitari. Da un punto di vista della ripartizione, illuminazione comune, citofoni, allarmi e strumenti di videosorveglianza saranno allestiti a spese del proprietario di casa, mentre la manutenzione ordinaria, il consumo di energia elettrica per la forza motrice e l’illuminazione graveranno sulle spalle dell’affittuario. Lo stipendio del portiere così come l’indennità sostitutiva dell’alloggio e la cura ordinaria della guardiola, vanno suddivise tra chi dà l’immobile in locazione, che ne versa il 10%, e chi lo prende il restante 90% . Quanto all’autoclave, la collocazione, sostituzione, le imposte e le tasse spettano al locatore, mentre la manutenzione, la forza motrice il ricarico della pressione del serbatoio, le ispezioni, i collaudi e la lettura dei contatori gravano sull’affittuario. Il medesimo principio vige per le luci comuni, le suonerie, gli allarmi, i citofoni, i meccanismi di videosorveglianza, le strutture sportive. Un modello di democrazia per milioni di persone. Soddisfazione da parte dei sindacati, secondo cui l’accordo «permetterà – a detta di Augusto Pascussi, segretario Uniat - di ridurre i contenziosi e rappresenta un modello di democrazia reale che riguarda decine di milioni di persone», nell’ottica di un virtuoso e sistematico contenimento dei costi e dei consumi condominiali.
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