E' approdata sulla Gazzetta Ufficiale numero 59 del 12 marzo 2014, la Legge numero 23 dell’11 marzo 2014. Il Parlamento delega così il Governo ad adottare, entro il 27 marzo 2015 12 mesi dall'entrata in vigore della legge , tutti i decreti legislativi per la revisione del sistema fiscale. Le parole d’ordine dell’intervento? Sistema più equo, trasparente ed orientato alla crescita.
Vediamo in sintesi quali saranno le direttrici lungo le quali l’Esecutivo dovrà intervenire nei prossimi dodici mesi. Revisione del catasto e dei fabbricati. Subirà consistenti cambiamenti come specificato nell’articolo 2 il sistema estimativo del catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale. A ciascuna unità immobiliare sarà attribuito il relativo valore patrimoniale e la rendita, il tutto con finalità di calcolo più precise, basate sulla misurazione dei metri quadrati e sulle funzioni statistiche attinenti valore di mercato, localizzazione e caratteristiche edilizie. Pagamenti più facilmente tracciabili. L’articolo 3 – rubricato come “rafforzamento dell'attività conoscitiva e di controllo” – mira a potenziare e razionalizzare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti, prevedendo espressamente i metodi di pagamento sottoposti a controllo e promuovendo adeguate forme di coordinamento con gli Stati esteri. Saranno poi attuati sistemi di tassazione delle attività transnazionali, ivi comprese quelle connesse alla raccolta pubblicitaria, basati su adeguati meccanismi di stima delle quote imputabili alla competenza fiscale nazionale. Abuso del diritto ed elusione fiscale. Partendo dai principi già presenti nel nostro Ordinamento e dalle Raccomandazione sulla pianificazione fiscale aggressiva numero 2012/772/UE del 6 dicembre 2012, la Delega Fiscale spiega che il Parlamento avrà due compiti principali definire compiutamente la condotta abusiva come uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio d'imposta, ancorché tale condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione garantire la libertà di scelta del contribuente tra diverse operazioni comportanti anche un diverso carico fiscale. Sarà altresì necessario disciplinare il regime della prova, ponendo a carico dell'Amministrazione finanziaria l'onere di dimostrare il disegno abusivo e gli intenti di manipolazione e di alterazione funzionale degli strumenti giuridici utilizzati dal contribuente. Contenzioso tributario le linee di intervento. L’articolo 10 della Legge numero 23/2014 si pone come obiettivo l’accrescimento dell'efficienza nell'esercizio dei poteri di riscossione delle Entrate. Da un lato vi sarà il rafforzamento e la razionalizzazione dell'istituto della conciliazione nel processo tributario, anche a fini di deflazione del contenzioso. Dall’altro si interverrà con l’incremento della funzionalità della giurisdizione tributaria, ottimizzando la distribuzione territoriale dei componenti delle commissioni tributarie e privilegiando l'eventuale composizione monocratica dell'organo giudicante in relazione a controversie di modica entità. fonte www.fiscopiu.it
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