Giudici di Pace fermi per 2 settimane: per l’OUA «lo sciopero è sacrosanto»

Ben 2 settimane di sciopero dei Giudici di Pace, per protesta. Una protesta iniziata lunedì scorso, il 25 novembre 2013, che andrà avanti fino a venerdì 6 dicembre. I motivi dello sciopero sono la situazione - inaccettabile - di precariato e la carenza di tutele previdenziali e assistenziali. Dalla parte dei giudici si è schierata l’OUA, la quale ritiene che tale sciopero sia sacrosanto .

Giudici di Pace in sciopero dal 25 novembre al 6 dicembre. Come detto, lo sciopero degli avvocati di 2 settimane continua. Una protesta contro le inaccettabili condizioni di precariato e contro la carenza di tutele previdenziali ed assistenziali. L’Astensione è stata deliberata dall’Associazione nazionale giudici di pace e dall’Unione nazionale giudici di pace per la durata massima prevista dal Codice di autoregolamentazione , hanno fatto sapere i giudici. Lo scopo è quello di dare un segnale molto forte per denunciare una condizione di precariato intollerabile e contrario alla Carta costituzionale . Infatti, i giudici di pace sono privi di tutela previdenziale, della maternità e della salute, e, inoltre, hanno scarse garanzie di autonomia e indipendenza, pur essendo chiamati a svolgere delicatissime funzioni giurisdizionali. Queste le dichiarazioni dell’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace, che ha stimato il rinvio di circa 200mila processi in tutta Italia. L’OUA è solidale con i Giudici di Pace uno sciopero sacrosanto! . L’Organismo Unitario dell’Avvocatura si è detto solidale con lo sciopero proclamato dai Giudici di Pace. Per Nicola Marino, presidente OUA, lo sciopero è sacrosanto. L’avvocatura è sempre stata al fianco della magistratura non togata ed ha avanzato, in molteplici occasioni, diverse proposte per cercare di trovare rimedi alla perenne condizione di precarietà che blocca quello che è diventato uno dei gangli nevralgici della giustizia italiana . Per l’OUA è necessario e urgente puntare sulla qualità, sull’autonomia e indipendenza, ma anche sul riconoscimento delle tutele previdenziali e assistenziali per i giudici di pace . Serve, insomma, secondo l’Avvocatura, un potenziamento delle piante organiche dei giudici, che non è possibile avviare a ‘costo zero’ .