Giudici di pace in sciopero: adesioni superiori al 90%

Adesioni superiori al 90% per lo sciopero indetto dall’Unione Nazionale Giudici di Pace e dall’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace, iniziato il 6 giugno, che terminerà sabato 11 giugno. Lo ha dichiarato ieri l’Unione Nazionale tramite un comunicato stampa in cui ribadisce che «la riforma Orlando lede l’indipendenza della magistratura e mira solo a creare una forza lavoro a costo zero».

Adesione massiccia allo sciopero dei giudici di pace in atto in questi giorni. E’ in corso ormai dal 6 giugno, e si protrarrà fino a giorno 11, lo sciopero nazionale dei giudici di pace indetto dall’Unione Nazionale Giudici di Pace e dall’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace per manifestare contro il comportamento omissivo del Ministero della Giustizia e del Governo in merito all’attuale posizione dei giudici, lesiva non solo dei loro diritti fondamentali ma anche delle garanzie approntate dalla Costituzione a tutela dei cittadini e delle imprese che accedono al servizio Giustizia. L’associazione ha fatto sapere ieri, tramite un suo comunicato stampa, che le adesioni allo sciopero sono superiori al 90%, con punte sino al 100% in numerose sedi su tutto il territorio. Come si legge nello stesso «i giudici di pace stanno manifestando compatti la loro contrarietà alla riforma della magistratura onoraria del ministro Orlando, che mira ad appiattire verso il basso giudici di pace, giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari, denegando loro i più elementari diritti lavorativi e aggredendo fondamentali valori della Costituzione».