Antitrust e Consigli notarili: la questione alla Consulta

Con l’ordinanza numero 1 del 3 maggio 2018, pubblicata nel Bollettino numero 17, il Collegio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sollevato la questione di legittimità costituzionale relativamente all’articolo 93-ter, comma 1-bis, l. numero 89/1913 Ordinamento notariato e all’articolo 8, comma 2, l. numero 287/1990 Norme per la tutela della concorrenza e del mercato , in riferimento agli articolo 3, 41 e 117, comma 1, Cost

La rimessione alla Consulta. Il Collegio dell’AGCM ha deciso, tramite l’ordinanza numero 1/18, di rimettere alla Corte Costituzionale la questione di legittimità in relazione agli articolo 93-ter, comma 1-bis, l. numero 89/1913 Ordinamento notariato e 8, comma 2, l. numero 287/1990, ritenendo che «si sia creato un contesto di incertezza in ordine alla competenza dell’Autorità ad esercitare i poteri di cui alla l. numero 287/1990 avverso le condotte dei Consigli notarili che, benché adottate nel formale contesto dell’attività di vigilanza, non ne condividono le finalità di tutela di interessi pubblici e che, in quanto incidono sulle attività economiche dei notai, sono suscettibili di rilevare ai sensi di tale legge». L’Antitrust evidenzia che per effetto del citato articolo 93-ter «le condotte oggetto di istruttoria sarebbero sottratte al controllo antitrust non dovendosi procedere ad alcuna valutazione circa la finalità da esse concretamente perseguite». Pertanto, le citate norme, si legge all’interno dell’ordinanza, «appaiono in contrasto con l’articolo 3 Cost., per violazione del principio di ragionevolezza, e con l’articolo 41 Cost.».

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