Les Gammas n’existent pas. Note in tema di usura sopravvenuta

L’usura sopravvenuta ha scosso animi e coscienze, oltre che patrimoni le sue problematiche hanno beneficiato di trattazioni autorevoli e convincenti. La sua stagione è finita. O forse no.

Usura no, usura sì diamo per note le coordinate essenziali del tema e cerchiamo nuove domande, senza dimenticare che ci occupiamo di un argomento apparentemente chiuso, nel senso di superato. Nel nostro sistema non c’è spazio per l’usura sopravvenuta lo scrive la Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 9762/18 depositata il 19 aprile nel Quotidiano del 20 aprile 2018 con nota di Riccardo Bencini, Repetita iuvant l’usura sopravvenuta non esiste . La dimensione diacronica. Si discorre da tempo di questo argomento per una ragione di immediata percezione il tempo scorre e la società si evolve, destando da ingenui torpori intere collettività, che si interrogano su cosa sia accaduto nel frattempo”. Per altro verso, banche e intermediari finanziari nutrono il timore che creature demoniache emergano improvvisamente dagli abissi, un timore non infondato, viepiù che talvolta le cattive sorprese hanno un brand istituzionale. Come che sia, tra il bene e il male, i contratti bancari celebrano il tempo come variabile quasi sempre significativa ammortamenti, tassi, periodicità, per restare ad un lessico di primo appeal. Qualcosa passa e qualcos’altro sopraggiunge come l’usura? la successione di discipline va disciplinata – il gioco di parole è voluto – in sede normativa ma anche di prassi orientamenti giurisprudenziali e best practices bancarie , per non generare strane aberrazioni. Fin tanto che sopravvengono brezze leggere nulla quaestio il Testo Unico Bancario e il suo restyling celebrano tra l’altro il fecondo apporto della normativa consumeristica. Sullo sfondo, peraltro, le riforme incalzanti della legislazione a tutela dei consumatori non sono meno preziose del continuo adeguamento del settore attuato da Bankitalia, un mondo intero da esplorare a mio avviso . Anche nelle prassi commerciali è indubbio che la sensibilità per la tutela dei clienti sia aumentata, indipendentemente da ragioni di competizione/competitività, e non solo sub specie tutela del risparmio. Sembrerebbe pacifico che il meglio incombe, inarrestabile, a tutto beneficio di tutti come sopra, il gioco di parole è voluto . Ma se dietro tutto questo, per caso, si nascondesse un qualcosa di meno positivo, saremmo capaci di scorgerlo ed affrontarlo? C’è sempre un costo o un prezzo in ogni scelta – diversamente non sarebbe una scelta – e necessariamente ci deve essere anche per quest’evoluzione virtuosa del sistema lato sensu bancario. Ingrandiamo la lente sulle dinamiche usurarie tutela del consumatore e rischio di implosione del sistema sono le polarità di opzioni politiche molto eterogenee nel governo del fenomeno. Usura sempre significa appunto paralisi nell’erogazione del credito usura mai significa immunità del sistema bancario a un certo tipo di illegalità. Il diritto penale passa il turno. Nel frattempo, pur essendo pietra angolare al pari” di quanto accade per la nozione di colpa, il diritto penale vive un imbarazzo profondo, insuperabile, per l’incapacità di utilizzare l’incriminazione a titolo di usura. La difficoltà è ben comprensibile, non foss’altro per l’esigenza di riconvertire la normativa di specie, nata per lo strozzinaggio, ad un impiego nei confronti di grandi aziende e colletti bianchi. La fenomenologia è quella di un reato operante quasi sempre come pistola a salve”, in concomitanza con la narrazione di un modello empirico criminologico di riferimento ben differente da quello del banchiere. A nulla vale ricordare che un sacerdote conosce meglio il peccato e le sue sottigliezze. Paradosso o no, alla totale inefficacia ed ineffettività delle norme penali di riferimento nel colpire l’epifenomeno più ingombrante, si deve rispondere con una politica dei piccoli passi, ponendo attenzione all’usura sopravvenuta al fine di farla uscire dall’attuale zona di penombra, per una definizione netta, luce o buio che sia. Niente usura se sopravviene. Panta rei . Le coordinate di un rapporto, che nasce nel quadro della sicura legittimità e si evolve nel tempo, attratto a discipline differenti, sono tanto mutevoli che le modifiche possono consentire una ridefinizione del quadro di riferimento. In questo caso, si può riformulare il giudizio di legittimità espresso in principio? La risposta negativa sembra quasi scontata, già a livello di sensibilità comune ma non lo è stato tutte le volte in cui l’usura sopravvenuta ha trovato spazio, secondo modelli attestatisi in giurisprudenza . Cambiare le regole nel corso della partita non è stato mai consentito – lo ha fatto il legislatore del falso in bilancio, giusto bersaglio delle critiche più accese – almeno sul piano dei principi. Il disamore nei confronti delle banche ha però dato un senso differente all’escamotage del cambio delle regole i disagi della clientela hanno alimentato un atteggiamento così critico da legittimare la parcellizzazione del rapporto contrattuale, anche diacronicamente si è giunti così a vagliare le forme di irregolarità anche in nuove direzioni è noto che il tasso d’interesse praticato – l’acronimo è TAEG – vada parametrato al tasso soglia anti-usura – l’acronimo è TSU – per vagliare l’usurarietà del primo, il passo successivo è stato pensare di ricalibrare i TAEG su variabili sopravvenute alla genesi del rapporto contrattuale. V’è che le tutele del consumatore passano attraverso diversi paradigmi trasparenza contrattuale e parametrazione delle condizioni di proporzione equilibrio? tra le prestazioni hanno inciso sull’erogazione di finanziamenti proprio in veste di prevenzione dell’usura. Il monitoraggio del prestito di denaro ha dischiuso prospettive legate alla possibilità di confrontare condizioni negoziali – gli obblighi informativi vigenti ne impongono la chiara comunicazione – e parametri misurati sulla variabile tempo. Le appendici econometriche sono estremamente interessanti è innegabile, ad esempio, che la banca si crei la provvista al momento di concludere l’accordo sull’erogazione di una somma e debba definire in quel momento il piano di ammortamento, quali che siano le evoluzioni del mercato. Tradotto per il giurista, ogni operatore del mercato si muove e definisce i propri rapporti giuridici in base a variabili presenti di certo non può essere chiamato a rispondere di quel che potrà accadere e che non egli non sa né può prevedere. Così, la mutazione dei tassi non definibile ex ante con un grado di prevedibilità prossimo alla certezza, quale che ne sia il risvolto in chiave di sopravvenuta sproporzione dal punto di vista contabile, resta terreno precluso ad ermeneutiche esoteriche così come a speculazioni ideal-populistiche. Forse, però, le cose non stanno sempre così nomina nuda tenemus ? Dico usura sopravvenuta nel senso tracciato ma posso dire usura sopravvenuta anche in un altro senso. Vediamo quale. Traspongo la prospettiva diacronica seguita finora in un paradigma sincronico mi accingo ad un acquisto secondo una certa offerta, che mi ha persuaso per la bontà di determinate condizioni, e mi determino a concludere l’affare, salvo poi scoprire che le cose non sono andate proprio nel verso giusto, perché quello che ho dato non è quello che mi era stato chiesto. Non sempre accade quel che appare. Al di là degli inganni – si spera sempre che non ce ne siano – le informazioni da raffrontare per vagliare la proporzione tra le prestazioni concernono il cosa penso di pagare” e il cosa pago/pagherò”. Siamo in un attimo, l’attimo della scelta, una sincronia perfetta quando le cose funzionano e per come pensiamo ogni contratto. In quell’attimo ci può essere usura, o può non esserci. L’argomento forte che chiude le porte all’usura sopravvenuta è proprio nella stretta connessione tra le prestazioni che nasce dall’unicità del contesto temporale. La sopravvenienza di fatti esterni non può travolgere fatti inesorabili. Viceversa, se io accetto l’usura sopravvenuta, dovrò accettare che il mutare delle condizioni possa implicare una riconsiderazione del bilanciamento pesi/prestazioni, segnatamente riferito al confronto tra TAEG e TSU. Si denota una frizione con il principio dell’inesigibilità/inopponibilità. Non è detto, però, che il mutare delle condizioni sia sempre causato da fattori indipendenti viceversa, la nota tematica delle modifiche unilaterali segnala proprio la problematicità di mutamenti del rapporto non sempre accidentali, del che il legislatore sembra particolarmente consapevole, intervenendo spesso sul tema, e con rigore. Può infatti accadere – e accade – che l’equilibrio in divenire sia rimesso ad un intervento delle banche, più o meno incisivo se l’incedere del tempo diventa un’occasione maldestra per cambiare le carte in tavola”, le carte – scelgo il gioco di parole – vanno davvero rimescolate, eccome, anche sul tema dell’usura. Il fattore temporale non può servire a forzare l’equilibrio iniziale con spinte ed iniziative vere e proprie forzature unilaterali l’indebito vantaggio parcellizzato nel tempo non è di certo meno violento di quello in unica soluzione. In sintesi. L’inesistenza dell’usurarietà sopravvenuta può essere un punto di partenza ideale, condiviso sulla base di tante ragioni, nondimeno tutt’altro che inattaccabile. La contesa tra le parti, nei rapporti economici, si sposta spesso sul terreno della scaltrezza, che per i clienti significa assalto alla diligenza, mentre per le banche può significare usare lo scudo dell’usurarietà sopravvenuta per innalzare lentamente il guadagno di un finanziamento, attraverso meccanismi di crescita dei costi indiretti incasso rate, commissioni e spazio alla fantasia con lievitazione del costo complessivo per il cliente che si esprime anche in un aumento del TAEG . Si deve ritenere che le variabili dipendenti non meritino” alcuna zona franca, ed il tempo non ne legittimi a presenza tra i costi di un finanziamento. C’è spazio, qui, dunque, per riabilitare l’usurarietà sopravvenuta, ogniqualvolta lo squilibrio non genetico tra le prestazioni sia frutto del maldestro operare di un finanziatore. Les Gammas. Quale che sia la propria convinzione, a questo tema non vanno date risposte affrettate. L’usura sopravvenuta esiste e deve esistere in concomitanza con sopravvenienze che siano nella disponibilità dei finanziatori. Un’immagine finale. I meno giovani potranno ricordare un programma televisivo di fine anni ’70 nel quale si proponeva l’insegnamento della lingua francese attraverso tre suggestive figure di extraterrestri, al secolo les Gammas . Il tormentone del programma era dato dal gioco linguistico tra les Gammas n’existent pas e la ferma replica les Gammas existent Come l’usura sopravvenuta.