Nei bar, ristoranti e pizzerie tutte le oliere devono essere munite del tappo antirabbocco e regolarmente etichettate. Diversamente sono guai seri con multe fino a 8mila euro e il sequestro dei prodotti.
Lo ha evidenziato la polizia municipale di Torino con la circolare numero 8 del 13 gennaio 2015. Le nuove prescrizioni in materia di tutela del consumatore sono state introdotte con la legge numero 161/2014 che ha modificato, tra l’altro, l’articolo 7 legge numero 9/2013. Fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, specifica la novella, gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi ora devono essere presentati in contenitori etichettati forniti di idoneo dispositivo antirabbocco. In buona sostanza i contenitori devo essere muniti di un sistema di protezione che ne impedisca il reimpiego dopo l’esaurimento del contenuto originale. In caso di violazione di questa disposizione le sanzioni sono molto pesanti e vanno da un minimo di 1.000 ad un massimo di 8mila euro con sequestro della merce. Attenzione però anche alla corretta etichettatura dell’olio. Il dl numero 2/2006. specifica infatti che è fatto divieto ai pubblici esercizi di proporre al consumo, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, olio di oliva in contenitori non etichettati conformemente alla normativa vigente. Anche questa severa disposizione è diretta ai titolari dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti, ai quali non è più consentito presentare per il consumo sul tavolo, bancone od altri simili allestimenti, un contenitore di olio che non riporti la prescritta etichetta contenente le indicazioni sul prodotto. Ma questa disposizione non obbliga l’esercente ad offrire l’ampolla etichettata. Solo nel caso in cui il ristoratore intenda mettere a disposizione del pubblico il contenitore dell’olio lo stesso dovrà avere le caratteristiche richieste. Le violazioni previste per i trasgressori anche in questo caso sono decisamente pesanti. La legge numero 81/2006 prevede, infatti, una sanzione amministrativa fino a 3 mila euro.
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