Un freno agli abusi da parte dei cittadini comunitari

Tra poco sarà più difficile circolare in Italia con targhe estere in violazione palese delle più elementari regole di sicurezza stradale. La stretta in arrivo riguarderà in particolare l’eccesso di velocità, il passaggio con il rosso, la circolazione abusiva sulle corsie riservate, la guida alterata, il mancato uso delle cinture di sicurezza, dell’auricolare e del casco. Per queste diffuse violazioni partiranno infatti verbali senza frontiere in ambito europeo.

Lo evidenzia lo schema del d.lgs. attuativo della direttiva 2011/82/UE, approvato dal Consiglio dei ministri il 21 novembre 2013 ed attualmente all’esame delle competenti commissioni parlamentari. Scambio transfrontaliero di informazioni. La novella che doveva essere recepita entro il 7 novembre 2013 e che solo il 4 dicembre è stata trasmessa dal governo al Parlamento in realtà introduce “solo” uno scambio agevolato delle informazioni sui dati dei trasgressori stradali più negligenti. Resterà infatti ancora sul tappeto la questione dell’effettivo pagamento delle sanzioni e dell’applicazione delle misure accessorie per le quali sarà necessaria una ulteriore disposizione normativa, già individuata in ambito Ue. Una delle questioni più importanti in materia di sicurezza stradale riguarda la necessità di armonizzare i codici comunitari, le sanzioni e gli strumenti di accertamento. Ma anche quella di rendere efficaci le sanzioni. E’ infatti troppo facile, attualmente, per un conducente comunitario circolare in Italia con un veicolo estero, senza curarsi troppo di autovelox, tutor e altri sistemi elettronici. Solo in caso di contestazione immediata infatti questi soggetti sono tenuti a pagare subito la sanzione o a prestare cauzione. Diversamente scatteranno improbabili ricerche e complessi tentativi di recupero delle sanzioni previste dal codice della strada. Con l’imminente recepimento della direttiva si farà un passo in avanti, attivando una modalità di accesso comunitario ai dati dei veicoli dei trasgressori per le infrazioni più pericolose e rilevanti che finalmente potranno essere notificate in modalità semplificata a tutti i conducenti comunitari. 8 tipi di violazioni. Sono otto le tipologie di violazioni che rientrano nel campo di applicazione della direttiva. L’eccesso di velocità, il mancato uso della cintura di sicurezza, il mancato arresto davanti a un semaforo rosso, la guida in stato di ebbrezza, la guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, il mancato uso del casco protettivo, l’utilizzo di una corsia vietata e l’uso indebito di cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida. Una banca dati centrale. Con l’entrata in vigore del dlgs le forze di polizia nazionale potranno accedere, tramite una banca dati centrale, ai dati di immatricolazione dei veicoli comprese le informazioni sui proprietari o titolari del mezzo. Ottenuti questi dati la polizia stradale invierà al proprietario del veicolo od obbligato solidale, una lettera d’informazione su modello predefinito e in lingua con allegato il verbale, indicando specificamente la natura della violazione, il luogo, la data e l’ora dell’accertamento, le disposizioni di diritto nazionale violate, l’ammontare della sanzione, i termini di pagamento e le modalità di ricorso. Entro sessanta giorni dal ricevimento della lettera di informazione il proprietario dovrà inviare un modulo di risposta specificando i dati del trasgressore. Nella stessa nota l’interessato potrà dichiarare di non riconoscere valido oppure illegittimo l’accertamento, indicandone i motivi.

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