Nessuna norma ne vieta (al momento) l’impiego sulle strade del bel Paese

Gli armadietti destinati a contenere i misuratori di velocità possono essere posizionati su qualunque tratto di strada. Infatti, questi manufatti possono essere anche dei validi dissuasori di velocità, «a condizione che ospitino, anche non continuativamente, i dispositivi misuratori della velocità dei veicoli». Ad affermarlo è stato il Ministero dei trasporti con il parere numero 1870.

Gli armadietti destinati a contenere i misuratori di velocità possono essere posizionati su qualunque tratto di strada anche a titolo di semplici dissuasori. Purché vengano effettivamente impiegati, anche solo saltuariamente, con gli strumenti elettronici e l’eventuale presidio degli organi di polizia. Lo ha ribadito il Ministero dei trasporti con il parere numero 1870 del 18 aprile 2014. A parere del Ministro Maurizio Lupi questi manufatti sono generalmente inutili e pericolosi. Ma gli organi del suo Dicastero da sempre hanno fornito una interpretazione molto più permissiva che viene confermata anche nel parere in esame indirizzato, tra l’altro, all’Anci e al Capo Gabinetto del Ministero delle infrastrutture. I box autovelox possono essere installati su qualsiasi tratto di strada. I sistemi porta autovelox comunemente definiti Velo box, Velo ok o Speed Check o semplicemente armadietti , possono essere realizzati in materiale plastico o metallico a seconda delle esigenze operative degli organi di vigilanza. Non trattandosi di componenti della segnaletica stradale questi fantasiosi manufatti a parere degli organi tecnici non richiedono approvazioni di nessun tipo e possono pertanto essere installati su qualsiasi tratto di strada purché non costituiscano pericolo alla circolazione. E non serve neppure un impiego costante dei misuratori per legittimarne l’uso e la posa in opera. In pratica, quindi, questi manufatti colorati possono essere anche dei validi dissuasori di velocità, prosegue il parere, «a condizione che ospitino anche non continuativamente, i dispositivi misuratori della velocità dei veicoli». Questa interpretazione però è fortemente antagonista con le considerazioni espresse dal Ministro Lupi anche sul suo blog, in ultimo il 26 marzo 2014. L’occasione per regolare definitivamente la partita la offre l’atteso decreto interministeriale che in questi giorni è all’esame della Conferenza Stato – Città e che decreterà, tra l’altro, le nuove regole generali per l’impiego nazionale dei sistemi di controllo della velocità dei veicoli.

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